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L'editoriale di Chiariello: "I tifosi non meritano questo supplizio, ADL chiamato alla scelta più difficile"

di Antonio Noto
per Tuttonapoli.net

Nel corso di 'Campania Sport' su Canale 21, il giornalista Umberto Chiariello ha commentato l'1-1 del Napoli a Udine nel suo editoriale: "È un film già visto, nulla di nuovo sotto il cielo di Napoli, in questo caso di Udine. Lo stesso risultato dell'anno scorso ma con effetti diametralmente opposti. Osimhen ha segnato anche oggi, un anno fa ci ha dato lo scudetto atteso da tante settimane. Quest'anno l'1-1 certifica l'incapacità del Napoli di saper difendere un risultato.

Primo tempo orrendo, si è masticato un non calcio. Zero tiri in porta da entrambe le parti. Udinese timorosa e il Napoli come spesso accade a ritmi bassissimi con le mezz'ali ferme ruminava calcio all'indietro. Nel secondo tempo succede ciò che il Napoli è capace di fare: sgroppa Di Lorenzo, catena di destra che sfonda, Politano mette un cross al bacio di destro come spesso gli è successo quest'anno, Osimhen di testa è un drago: gol. Meret difende il risultato con due belle parate. Sembra fatta... Perché noi resuscitiamo quelli che sembrano calcisticamente morti, Cerri non segna da una vita? Gol. Abraham non gioca da una vita? Gol. Success, uno che la porta non la vede manco a pagarlo a peso d'oro, entra: gol! Siamo la Fatebenefratelli. Non c'è niente da fare.

La classifica del Napoli ci vede penalizzatissimi, a un punteggio ridicolo per una squadra campione d'Italia: 51 punti, catastrofico. Siamo in zona Conference League. L'Atalanta quinta e la Roma hanno 60 punti. Il Napoli ne ha 51, sapete quanti punti ha perso il Napoli solo nelle ultime partite? A Cagliari Jesus fa uno sfondone clamoroso e si pareggia alla fine. Col Torino in casa siamo in vantaggio e prendiamo il gol del pareggio. Col Frosinone, udite udite, due volte in vantaggio, due volte ripresi. Prima Meret e poi Rrahmani si fa uccellare da un altro che non segna mai, Chedira. E con la Roma ne vogliamo parlare? 2-2, ancora Juan Jesus che ne fa un'altra delle tante di questa stagione e prendiamo il gol per un tacco e mancato fuorigioco di Abraham. A Udine stasera al 93' il Festival di come non si difende non in Serie A ma neanche in Eccellenza, in Promozione o in Terza categoria con Ostigard-Olivera. Persi 10 punti in queste gare, saremmo a 61 punti in pienissima zona Champions pur facendo la stagione catastrofica che stiamo facendo, pur mantenendo la partita della vergogna di Empoli dove abbiamo rinunciato a giocare a calcio, l'ha detto anche l'allenatore. Sarà segnata negli annali come la partita della vergogna.

Questo Napoli è incapace strutturalemte di avere gli attributi, deve solo finire una stagione infelice più di ogni nefasta previsione. Anche oggi, contro l'Udinese che non ha attaccanti: Lucca, Davis Success, da tre non ne fai uno. Contro di noi segnano tutti ed è veramente mortificante. Una partita dove non correvamo nessuno rischio, dove per un ginocchio in fuorigioco non è stato convalidato il secondo gol di Osimhen, il Napoli fa l'impresa di far pareggiare Fabio Cannavaro che si gioca la salvezza in tre partite difficilissime. Siamo alle solite: Calzona in 11 partite non è riuscito a fare un clean sheet, però ha prodotto molte palle gol. La coperta è corta. Con Mazzarri avevamo pensato a sistemare un attimo la fase difensiva ma non tiravamo neanche in porta, non era proprio previsto. Ci sono state partite indegne con Mazzarri che è stata la pietra tombale di questa stagione, diciamocelo chiaramente. Perché vedete le altre come hanno cambiato passo scegliendo per bene l'allenatore? 11 partite con gol subiti, il Napoli non riesce a non prendere gol dalla terza di ritorno, 0-0 con la Lazio. Non c'è altro da aggiungere, dobbiamo solo sperare che il presidente stia ponderando bene veramente le scelte per l'anno prossimo perché questa sarà la stagione più difficile della sua presidenza.

Dopo 20 anni si deve capire se il Napoli di De Laurentiis ha inboccato il viale del tramonto o se ha ancora la capacità di riscattarsi e saper avviare un ciclo. Non è questione di fidelismo o nichilismo, chi ha fede nel presidente e ci crede cecamente o chi lo avversa e già ha preparato il coccodrillo e il declino di De Laurentiis. C'è da aspettare, attendere, sospendere il giudizio e capire cos'accadrà. Di certo sappiamo che questa è la scelta più difficile della sua storia da presidente perché questo tonfo non ha fine. Per i tifosi napoletani è veramente un supplizio che non meritano. Andranno a spendre ben 12 euro, un cifrone al cinema, per vedere le feste dello scudetto di questo lungometraggio documentaliristico ma acuisce il rimpianto vedere in campo una squadraccia che non riesce a difendere neache il golletto. Questo francamente avvilisce".


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Domenica 19 Maggio 2024