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Careca: “Pioli e Gasperini non mi piacciono, per il Napoli vedrei bene questo allenatore”

di Francesco Carbone
per Tuttonapoli.net
Insidefoto/Image Sport
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L’ex bomber azzurro Antonio Careca è intervenuto ai microfoni di Sportitalia nel corso della trasmissione “Legends”, prodotta da Nexting: "Pioli? E' bravo, ma non mi piace. Per lavorare a Napoli non è il mio preferito, c'è bisogno di un altro profilo, soprattutto caratterialmente. Conte? Andrebbe bene per il Napoli, soprattutto perché ha un carattere molto forte, ma a lui piace lavorare con giocatori di livello, il che comporterebbe una campagna acquisti di livello. Mi chiedo se il presidente sarebbe pronto. Italiano? Meglio di no. Non è ancora pronto. Gasperini? E' bravo come allenatore, la sua storia in Italia parla per lui, ma a me non piacerebbe per il Napoli.

Problemi del Napoli quest'anno rispetto a quello scorso? Prima di tutto la partenza di Spalletti, dopo tutta la confusione fatta con De Laurentiis, ha influito moltissimo. Forse il presidente lo avrebbe potuto trattenere, anche con una offerta economica importante. Perché il fatto che sia andato in Nazionale dimostra che la sua scelta non era di voler stare fermo un anno, ma di continuare. E avrebbe potuto farlo a Napoli. Poi De Laurentiis ha portato sulla panchina un allenatore, Garcia, che non c'entrava assolutamente niente con la squadra, che neanche la conosceva, come lui stesso ha ammesso. Diciamo che già dopo uno scudetto è difficile mantenersi a certi livelli, a maggior ragione dopo tutti questi cambiamenti.

Osimhen? Fortissimo. L'anno scorso ho avuto modo di vederlo di persona allo stadio, in occasione di un gol segnato contro la Roma alla Pelè. Non so come mai stia attraversando questo momento di crisi. Come corsa e velocità è lo stesso di sempre, ma gli sta mancando qualcosa negli ultimi metri, sotto porta. Forse è colpa dell'ansia di volersi sbloccare che subentra in un attaccante nei momenti difficili. Capitava anche ai nostri tempi. Lui deve solo continuare a lavorare e si sbloccherà di nuovo.

Maradona? E' prima di tutto il motivo per cui sono arrivato a Napoli a fare la storia. Sarei dovuto andare in un'altra squadra, ma quando Moggi venne a parlare con me e mi disse che avrei potuto giocare con lui ho pensato fosse addirittura uno scherzo. Mi sembrava impossibile, pensavo fosse un sogno. Ci siamo conosciuti nel 1986, abbiamo parlato dopo la sua vittoria ai Mondiali e lui mi chiese se mi avrebbe fatto piacere giocare in Italia. Risposi che sarebbe stato un sogno, soprattutto se avessi avuto modo di farlo di fianco a lui. Ed è accaduto davvero. Per me è stato il massimo. Lui ha contribuito molto non solo al mio arrivo, ma anche a quello di altri compagni di squadra.”


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Venerdì 17 Maggio 2024