2 giugno 1963, l'Atalanta vince la Coppa Italia. Ma Papa Giovanni XXIII muore e non c'è festa
di Andrea Losapio

Così l'eroe di giornata è Angelo Domenghini da Lallio, paese del primissimo hinterland bergamasco, che segna tre gol e alza la Coppa, l'unica finora vinta dall'Atalanta. Non sarà l'apogeo di una carriera comunque straordinaria, considerando che l'ala andrà poi all'Inter di Helenio Herrera, al Cagliari di Gigi Riva, vincerà gli Europei del 1968 - anche grazie a una utile monetina - e giocherà da titolare una delle partite più conosciute del secolo scorso, cioè Italia-Brasile del 1970, oltre alla Partita del secolo contro la Germania, il 4-3 in semifinale.
Sarà però una vittoria mutilata. Perché da qualche giorno va spegnendosi Angelo Roncalli, cioè Papa Giovanni XXIII. In quell'inizio di giugno le personalità bergamasche convergono, per un motivo o per l'altro. E per i nerazzurri non c'è festa, perché Roncalli è di Sotto il Monte, cioè della provincia. Per una città così legata alla religione come Bergamo è un colpo ferale. Una sorta di maledizione che si aggiunge ai quarti di finale di Champions con il PSG, forse l'apogeo della storia toccato pochi mesi dopo l'epidemia di Covid che ha colpito la città.
Questa la formazione dell'Atalanta
Pizzaballa, Pesenti, Nodari, Veneri, Gardoni, Colombo, Domenghini, Nielsen, Calvanese, Mereghetti, Magistelli.
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Lunedì 25 Settembre 2023