Finalmente Juve: tris da sogno. Milan, Maldini alla firma. Lazio, Sarri è stufo di Tare. Figc, la situazione è... "Gravina"
di Michele Criscitiello

Capitolo Milan - Dentro o fuori. Non c'è più tempo per i rinnovi di Maldini e Massara. Il fatidico 30 giugno è arrivato. Maldini non può lavorare, fino alla fine di questa settimana, senza contratto. Domani dovrebbe essere il giorno giusto per l'annuncio. Maldini rinnova e Massara lo segue a ruota. Botman è andato al Newcastle, oggi farà le visite mediche. Non ha aspettato il Milan che ha avuto tempi lunghi, come li sta avendo per i contratti dei propri dirigenti. Nel frattempo oggi sbarca a Linate Origi. Orario aperitivo, in stile milanese. La punta che il Milan cercava, anche se forse non basta. I rossoneri devono iniziare a correre perché Inter e Juventus si stanno mettendo in una posizione invidiabile. Entrambe non hanno digerito gli schiaffi presi la scorsa stagione.
LAZIO, UNO DI TROPPO - Non c'è pace alla Lazio ma qui Lotito ha sbagliato. Dopo il primo anno burrascoso, se confermi Sarri devi mandare a casa Tare. Se mandi a casa Sarri puoi confermare Tare. Parlano due lingue diverse. Uno il toscano, l'altro l'albanese. Non si capiscono neanche a gesti. Il calcio lo vedono in maniera differente. Sarri vuole cose che Tare non vuole dargli. Questo teatrino non può continuare perché chi ci perde è la Lazio. Sarri ha bisogno di un Direttore di fiducia. Per questo erano stati fatti i nomi di Foggia e Fabiani. Sarri non può accettare tutto come l'anno scorso. E' la Lazio ad avere bisogno di lui e non Sarri della Lazio. Deve pretendere giocatori funzionali altrimenti sarà un altro bagno di sangue. Senza considerare che Milan, Inter, Juventus, Fiorentina e Roma si stanno rinforzando seriamente. Al palo sono fermi solo Napoli e appunto Lazio che finora hanno fatto ben poco.
In chiusura solita finestra sulla politica del pallone. In Via Allegri non sono mica cosi... Allegri. La Federazione è alle corde. Il Tar ha dato l'ennesimo pugno sul volto di Gravina. Lotito sembrava al tappeto dopo la vicenda Salernitana ma Gravina non si è preoccupato di accertarsi che fosse realmente morto sul ring. Ora che si è rialzato sembra aver preso più forza e cattiveria. La serie A ha vinto la sua battaglia sull'indice di liquidità, dopo quella sui fondi. Non è finita qui. Aspettiamo il Consiglio di Stato sulla vicenda Chievo Verona. Sarebbe la ciliegina che renderebbe definitivamente acida la torta della Federazione. Una torta che hanno provato a dividersi ma tra sentenze e fallimenti mondiali è stata gettata nella spazzatura. Le beffa che Gravina ha servito a Sibilia rischia di tornare indietro come un boomerang. Lotito resta il nemico principale e anche in Lega, il Presidente Casini inizia a fare un bel.... casino. Nel senso che non si ferma alle apparenze e vuole andare avanti nella sua battaglia politica. Se le dimissioni non sono arrivate a Palermo, difficilmente arriveranno dopo le sentenze del Tar. Tra pochi mesi, però, ci saranno le elezioni politiche e anche da questo dipenderà il futuro della Figc che di riforme non ne ha fatta mezza ma di parole spese al vento tante.
Altre notizie Milan
Lunedì 8 Agosto 2022
Domenica 7 Agosto 2022