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Record nel girone della morte: quella del Liverpool è una prova di forza da favorita

di Ivan Cardia
DANIELE MASCOLO
DANIELE MASCOLO
Jurgen Klopp si è trovato davanti un gruppo impossibile e ci è passato sopra come un bulldozer. Se in Italia la gara di ieri è vissuta soprattutto per l’amaro in bocca del Milan, il Liverpool ha scritto un piccolo - ma non insignificante - pezzo di storia. Nessun club inglese aveva mai vinto tutte le partite della fase a gironi di Champions League. I Reds non soltanto ci sono riusciti, ma l’hanno fatto in quello che è stato battezzato il girone della morte. Sulla carta, e non solo, il più equilibrato - verso l’alto - della competizione. Nei fatti, almeno per la formazione di Anfield, una passeggiata di salute.

Prova di forza: è la favorita per la Champions? Reduci da una stagione più di bassi che di alti, Salah e compagni non erano visti a inizio annata come una delle squadre in primissima fila per alzare la coppa dalle grandi orecchie. Certo, la qualità della rosa è quella che è - stellare - ma sembrava che il giocattolo si fosse arrugginito e non avesse ricevuto rifornimenti nel serbatoio. Dopo un raggruppamento così, le considerazioni cambiano per forza di cose. Le griglie di partenza della Champions, dopo ogni step, sono da riaggionare. Finora la palma andava al City, macchina perfetta ma che deve fare i conti con un’ossessione vicina ad assumere i tratti della maledizione. O al Bayern Monaco, in perenne rinnovamento ma sempre uguale a se stesso. O ancora al Paris Saint-Germain, col suo carico di galli nel pollaio. Nessuno, però, ha mandato un messaggio così chiaro come i Reds. Che danno anche una bella lezione: il mercato non è sempre la soluzione. Non ne hanno fatto, la scorsa estate, e Klopp è stato bravo a rimettere in sesto una squadra che veniva da una stagione di stenti. Oggi torna a sorridere, e non soltanto per il record.
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Sabato 20 Aprile 2024