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Claudio Nassi: "Gli strateghi della panchina"

di Redazione TMW
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Rodrigo De Paul è uno dei centrocampisti più forti in circolazione. A Udine lo sapevano tutti e, ogni volta che qualcuno si faceva vivo, la risposta era la stessa: a meno di trenta milioni non si cede. Quando due anni fa Pradè arrivò alla Fiorentina, credevo seguisse il D.S.. L'offerta di 26 milioni non fu accettata. Bastava alzarla e l'interno della nazionale argentina avrebbe vestito il viola. Cosa altrettanto grave è che le grandi hanno commesso lo stesso errore e lo vedremo in tv all'Atletico Madrid.

E' vero, come pensano alcuni, il calcio è cambiato. Prima il numero di quelli che capivano era leggermente più alto. Seguo le partite dell'Europeo e, come uno dei 60 milioni di D.T., mi diverto ad analizzare le mosse degli strateghi della panchina. Vedo Spagna - Svezia e Luis Enrique si supera. Andersson ha una squadra modesta. Con l'1-9-1 compie un miracolo, grazie al dirimpettaio che non riesce a sfondare una difesa insuperabile al centro. Nonostante i cinque cambi dal 21' della ripresa, non si rende conto che l'unica possibilità è lavorare al corpo, senza soluzione di continuità. Le tante critiche? Una conseguenza logica. Avesse pensato al pugile che, non potendo vincere per k.o., cura l'avversario ai fianchi, forse, poteva andare meglio.

Non perdo Francia - Germania. Low schiera una difesa a tre, con Hummels centrale. La cosa stupisce, perché si tratta di un ottimo calciatore sul piano tecnico, dal fisico statuario e forte di testa, ma lento e, se dall'altra parte c'è una freccia a nome Mbappé, una volta spostato da sinistra, quando riuscirà a fermarlo? Peccato rimanga sull'out, ma quando sprinta la situazione per Hummels peggiora. Una volta lo ferma Neuer, poi rifinisce per Rabiot, che colpisce il palo, segna una rete annullata per fuorigioco e serve l'assist che porta al gol di Benzema, di nuovo non concesso. Perché Hummels e perché non spostare Mbappé per approfittare di tanta generosità?

Infine il nostro Mancini ci regala Toloi per Berardi dal 25' del secondo tempo e sposta Di Lorenzo esterno alto, contro una Svizzera che tira in porta ad ogni morte di papa. Peccato torni la paura. Basta sostituire con Bernardeschi o Pessina e nessuno avrebbe da ridire, ma passare dal 4-3-3 al 3-5-2 lascia perplessi.
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Giovedì 25 Aprile 2024