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La strategia di Rossi per ora funziona, il Portogallo non sfonda il muro ungherese: 0-0 al 45'

di Gaetano Mocciaro
Imago/Image Sport
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In una Budapest che ci riporta a un periodo pre-Covid, il Portogallo non riesce a sfondare il muro ungherese. Stadio esaurito alla Puskás Aréna, grande entusiasmo sugli spalti. Ritmi fin qui non altissimi complice anche il caldo con un copione prevedibile: lusitani all'attacco e magiari di contenimento. Il 3-5-2 schierato da Rossi è efficace nello spegnere qualsiasi velleità avversaria, un "primo non prenderle" che si riflette in un solo tiro verso la porta avversaria. Lungo possesso palla degli uomini di Fernando Santos che hanno in Diogo Jota il giocatore più pericoloso: l'attaccante del Wolverhampton va vicino al gol in due occasioni, trovando la pronta risposta di Gulacsi in entrambe le circostanze. Occhi ovviamente su Cristiano Ronaldo: con la sua presenza diventa il primo giocatore della storia degli Europei ad aver disputato cinque edizioni del torneo. Inoltre supera Schweinsteiger stabilendo il record (39) di presenze combinate nelle fasi finali di Mondiali ed Europei. È l'osservato speciale del pomeriggio e si vede dai continui raddoppi di marcatura che non gli permettono quasi mai di rendersi pericoloso. Ha un'occasione, al 43', ricevendo a centroarea un traversone basso ma spreca tutto mandando alto. Poteva cambiare l'inerzia della partita e superare Michel Platini come miglior marcatore della storia degli Europei.
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