Menù Notizie

Il silenzio e i messaggi della Sud: i significati dietro gli striscioni di ieri. I giorni di Conceiçao e le piste-ombra

di Pietro Mazzara
per Milannews.it
Foto

Il rumore del silenzio. Una figura retorica molto forte e che la Curva Sud ha interpretato al meglio. San Siro come una chiesa in cui la messa non è cantata, ma è solamente condotta dal prete sull’altare. Un mutismo volontario che ha lasciato spazio a una fanzine molto dura, nei confronti della società e della proprietà così come nei confronti di Pioli, a cui hanno fatto seguito gli striscioni comparsi prima dell’inizio della partita. È qui che c’è il significato di tutto, con ogni lenzuolo che nel concetto espresso racchiude diverse spiegazioni. Proviamo a dare una traduzione per ogni voce:

STRATEGIA COMUNICATIVA: il tifoso vorrebbe un Milan più attivo a livello di comunicazione, con crismi e dinamiche che siano meno figlie degli ambienti economico-finanziari e più inclini alle logiche del mondo del calcio. Perché alla fine per quanto si possa parlare dei club come vere e proprie industrie, serve una comunicazione meno ermetica e più incisiva e chiara. Giorgio Furlani, nelle passate due settimane, è stato l’unico che ha parlato apertamente di voler un Milan vincente (Cardinale lo disse al Forum del Financial Times e in altre interviste). Scaroni, ad esempio, ha sempre parlato di obiettivi minimi e di quarto posto nelle sue parole pubbliche dei mesi passati. Il tifoso del Milan, dunque, chiede chiarezza e determinazione da parte del club con i media. 

PRESENZA ISTITUZIONALE: nella fanzine della Curva si fa riferimento ad un maggior peso politico del Milan nelle sedi che contano, ovvero la Lega di Serie A, Uefa ed ECA. Non basta essere dei bravi manager, c’è bisogno di farsi valere anche a costo di sbattere i pugni sul tavolo. Il Milan è il Milan e non può contare meno di Lotito e della Lazio. 

ACQUISTI MIRATI: qui si entra nella sfera del calciomercato, ambito in cui l’attuale dirigenza ha dimostrato di saper intervenire con precisione e qualità nel corso della passata stagione. Mancano dei tasselli come un nuovo centravanti, un mediano difensivo e un terzino destro. A questa voce, probabilmente, le risposte arriveranno chiare e nette nel corso della sessione estiva dei trasferimenti a prescindere da chi sarà l’allenatore.

COESIONE, AMBIZIONE, CAPACITA’: non a caso AMBIZIONE era messo in mezzo agli altri due concetti ed è strettamente legato all’area comunicativa. Il tifoso del Milan non vuole più sentire una mancanza d’ambizione da parte di qualcuna delle figure apicali (il riferimento non scritto è alle parole di Scaroni dove parla di quarto posto o di obiettivi minimi). Coesione e capacità vanno di pari passo con l’ambizione, che passa anche dalla scelta dell’allenatore. La contestazione a Lopetegui era sia per il tecnico basco sia per la fascia – media – di allenatori che rappresentava. Conceiçao, Amorim e Thiago Motta sono già di uno step superiore.

UN PROGETTO VINCENTE PARTE DALLA SOCIETA’: qui c’è poco da interpretare o tradurre. Il Milan non è una franchigia americana, è ben altro. Senza i risultati sul campo, non si ottengono i numeri fuori.

MILANO NON SI ACCONTENTA: il Milan e la Milano rossonera non possono accontentarsi di partecipare, vogliono correre per vincere come da DNA. 

PS: nei prossimi giorni Sergio Conceiçao incontrerà Villas-Boas per capire se ci saranno i margini per andare avanti o se la sua strada e quella del Porto prenderanno svincoli diversi. In questo caso, il Milan potrebbe entrare nel vivo della questione che se Thiago Motta rimane un profilo da non scartare così come Ruben Amorim (clausola alta), Fonseca e van Bommel.


Altre notizie Milan
Sabato 18 Maggio 2024