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Mirabelli a caccia di rinforzi: i parametri zero solo la prima fase. La grande garanzia di Fassone per l’incontro con l’Uefa

di Antonio Vitiello
per Milannews.it
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La sosta per le nazionali sarà importante non solo per tirare il fiato dopo la recente volata della squadra di Gattuso, ma anche per permettere alla dirigenza di mettere a punto le prossime mosse di mercato. In agenda infatti ci sono i rinnovi di mister Gattuso, di Romagnoli e Cutrone, anima e corpo di questo Milan forte e determinato che sta tentando una grandissima rimonta.

Il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli e gli scout rossoneri stanno valutando tutte le opportunità di mercato, è una fase di continui colloqui e contatti, di osservatori che a tappeto sono presenti su parecchi campi per scrivere relazioni e confrontarsi con procuratori e direttori sportivi.

Finchè ci sono di mezzo parametri zeri, Mirabelli ha un certo margine gestionale, ma fino al rifinanziamento tanti calcoli il Milan non può farli per il prossimo calciomercato. Il ds va avanti e lavora su diverse piste, visiona e prende informazioni ma nel momento in cui ci sono da fare ragionamenti più complessi non va oltre, Mirabelli sta gettando le basi per il prossimo mercato, ha messo in moto la macchina ma non può spingere sull’acceleratore finchè non arriveranno risposte dall’Uefa.

Poi ci sono le eccezioni, Reina è stata una grande occasione perché i contatti andavano avanti ormai da mesi, il matrimonio era già impostato dalla scorsa estate, si è trovato subito l’accordo e soprattutto il Milan si è creato un paracadute se Donnarumma dovesse andare via a causa di Mino Raiola. Su Strinic della Samp si può fare lo stesso discorso, sugli altri acquisti invece c’è da ragionarci un po’ di più perché non saranno parametri zero ma colpi importanti, elementi costosi che andranno a rinforzare e ristrutturare la rosa di Gattuso in maniera prepotente. Ma questa sarà la fase due del mercato. Per ora restano discorsi da monitorare che però si svilupperanno quando sarà chiuso il capitolo rifinanziamento.

L’obiettivo è avere un quadro più chiaro verso metà aprile, sottoporre le proposte di rifinanziamento al presidente Yonghong Li e aspettare la sua decisione. Perché da un lato c’è il rifinanziamento del club e dall’latro quello del suo debito personale e per questo Mr Li dovrà decidere bene i tassi d’interesse che graveranno poi sulle sue spalle. Il compito di Fassone è ottenere la miglior proposta di rifinanziamento ma poi l’ultima parala spetta sempre a YonghHong Li.

Più o meno verso metà o fine aprile il Milan avrà anche il colloquio con l’Uefa, per stabilire il settlement agreement, e in quel caso Fassone avrà dal suo lato un’importante garanzia: Elliott. Non è un fattore trascurabile, andare a Nyon con il supporto di Elliott vuol dire molto, il fondo di Paul Singer potrebbe essere la carta vincente dell’amministratore delegato rossonero nel colloquio con l’Uefa. Presentarsi con la garanzia di avere il fondo internazionale dalla propria parte, pronto ad intervenire in caso di problemi, darebbe enormi rassicurazioni all’Uefa.


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Martedì 23 Aprile 2024