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Riforma dei campionati, nuova proposta di una C unica a 20 squadre

di Carlo Grandi
per Amaranta.it
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Livorno - Con i campionati ancora in corso di svolgimento è passato in secondo piano il tema della riforma degli stessi, tanto caro alla Figc per far fronte agli enormi e insostenibili costi di gestione che ciclicamente portano troppe squadre a non iscriversi e a ripartire dai dilettanti. 
Sul tavolo delle trattative al momento sembra emergere una nuova proposta, sostenuta dal presidente della Lega di B Balata in primis, e che riguarderebbe la riforma del campionato di serie C, senza intaccare minimamente le categorie superiori. Questa in dettaglio la nuova proposta, che dovrebbe prendere piede a partire dalla stagione 2021-22.
La “nuova” Serie B sarebbe sostanzialmente identica alla vecchia,sempre composta da 20 squadre con però tre promozioni e tre retrocessioni e un salto economico importante. L’aggio dei diritti tv passerebbe dall’attuale 6%, diviso per 20 compagini, al 7% diviso tra 17. Le tre retrocesse dalla Serie A accederebbero invece ad una compensazione simile al vecchio “paracadute” ma con una tassazione inferiore
In dettaglio la riduzione delle squadre semiprofessionistiche, tanto caldeggiata dai tutti i presidenti di lega e in particolare da quello di C Ghirelli, avverrebbe non promuovendo 20 squadre al piano superiore,ma ricreando una sorta di C2 dilettantistica con le squadre in esubero dalla C.
Nel progetto questa nuova categoria viene soprannominata Serie C élite, nome non definitivo. La terza serie abbandona così il campo grigio del semiprofessionismo e imbocca con nettezza la strada del professionismo. Sarà composta da un solo girone di 20 squadre, con tre promozioni e tre retrocessioni. I diritti tv sarebbero del 3% divisi tra le 20 compagini.
La vera riforma riguarderebbe la serie D,che si andrebbe a sdoppiare.
La Lega Nazionale Dilettanti infatti all’attuale Serie D affiancherebbe una sorte di Serie C2 o meglio una Serie D élite. Sarà composta dalle 9 formazioni che sono state dichiarate vincitrici dei gironi della Serie D e dalle formazioni non coinvolte nella Serie C élite. Le restanti sarebbero ripescate tra le seconde dell’attuale Serie D e tra le semifinaliste della Coppa Italia di categoria . Il totale in questo caso farebbe 60 e con quindi tre gironi da 20 squadre, con una solo promozione in Serie C élite a girone e tre retrocessioni. Le squadre che comporranno la Serie D élite potranno configurarsi come Associazioni Sportive Dilettantistiche con tutti i vantaggi fiscali del caso. L’attuale Serie D diverrà di fatto la 5° serie ma sono previste importanti compensazioni a livello economico.

Questa la proposta alternativa alla riforma della B,che sarebbe un vero e proprio terremoto a partire dalla prossima stagione, e che ancora deve trovare veri e propri sostenitori soprattutto tra le squadre di C.
Ne sapremo sicuramente di più a campionati conclusi, ma di sicuro sarà un autunno caldo sotto questo punto di vista.


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