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Ghirelli sul Livorno: "Non è un altro caso Trapani ma confido in Spinelli"

di Carlo Grandi
per Amaranta.it
Uff. Comunicazione Lega Pro
Uff. Comunicazione Lega Pro

Livorno - L'attuale caos societario in cui versa il Livorno ha ormai fatto il giro dello stivale; a partire dall'interrogazione parlamentare dell'On. Berti per continuare con le continue dichiarazioni dei dirigenti di Lega. 
Non poteva esimersi da un'altra dichiarazione anche il presidente di Lega Pro Ghirelli, che nella giornata di ieri ha parlato a tutto tondo sulla situazione attuale del campionato di terza serie e sulle vicende più spinose quali l'apertura degli stadi, i ripescaggi e la recente esclusione del Trapani dal campionato. Non è mancata pure una dichiarazione sull'attuale situazione della squadra amaranto, che tiene tutti i tifosi col fiato sospeso. 

Il presidente esordisce parlando della riapertura degli stadi: "Siamo ad un bivio, o si riaprono gradualmente gli impianti, o è necessario intervenire con contributi, defiscalizzazione, finanziamento delle spese per la prevenzione sanitaria. Altrimenti molte società rischiano il crac. Non hanno incassi, non hanno sponsor, non hanno potuto contare sugli abbonamenti. I tamponi e tutto quello che va fatto per la prevenzione hanno costi importanti".

Di seguito, il presidente affronta il tema dei ripescaggi fatti per completare l’organico a 60 squadre, dell’esclusione del Trapani e infine la situazione del Livorno: "La vicenda della gara Bitonto-Picerno ha determinato la scelta di portare il Foggia in C. Il Bisceglie nell’organico del girone Sud riguarda una riammissione. Non si è trattato di un ripescaggio perché il Bisceglie non poteva essere ripescato. Ci siamo uniformati a una decisione del giudice sportivo – spiega Ghirelli - e mi dispiace moltissimo per la Pianese, società virtuosa che è un modello e che puntava a rimanere in serie C. Trapani, capitolo doloroso. La documentazione e le verifiche all’iscrizione ci dicevano che la situazione era a posto ma non è stato così e si è arrivati all’estromissione dal campionato. Una brutta vicenda che ci dice come le società che scendono dalla B spesso abbiamo problemi legati ai contratti pluriennali dei giocatori che in terza serie non sono sostenibili".

Sul Livorno: "Mi auguro di non essere di fronte ad un caso simile a quello del Trapani, siamo in una città importante che ha una tifoseria incredibile. Sono molto preoccupato e mi auguro che una persona di calcio come Aldo Spinelli svolga un ruolo importante per trovare una via di uscita e per far sì che il calcio amaranto possa continuare. Mi interrogo invece sul ruolo di Banca Cerea".

Domanda finale che è un po' quella che tutti si stanno facendo al momento, con una parte detentrice del 69% delle quote societarie che ancora non si è fatta conoscere nè sembra in procinto di fare quanto dovuto per salvare il Livorno calcio dal fallimento, con tutte le conseguenze che verranno. 


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