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Il Livorno perde anche ad Ascoli e adesso è crisi, 2 a 0

di Luca Aprea
per Amaranta.it
Federico De Luca
Federico De Luca

Ascoli Piceno – Tre partite, tre sconfitte. Zero punti così come zero sono i gol segnati. Il Livorno “riprende” il campionato così come aveva cominciato. Male. Al “Del Duca” di Ascoli anche i bianconeri fanno bottino pieno con gli amaranto (2-0) che adesso devono cominciare a preoccuparsi seriamente. A decidere il match le reti di Gerbo nel finale di primo tempo e di Ninkovic nella ripresa, in pieno recupero.

Breda disegna il Livorno ancora con il 4231 con l'olandese Braken – buono il suo esordio - preferito a Raicevic. Alle sue spalle l'altro nuovo acquisto Brignola con Marsura e, decisamente a sorpresa, Murilo. L'Ascoli che deve rinunciare a Da Cruz (squalificato) e Scamacca davanti rilancia il veterano Ardemagni e l'estroso Ninkovic. L'avvio è tutto del Picchio, subito pericoloso con Pucino che per poco non approfitta di un avventato retropassaggio di Gasbarro che mette in difficoltà Zima. Poi è Chajia a sfiorare il vantaggio con un bel tiro a giro. Con il passare dei minuti il Livorno si scuote, guadagna metri e reagisce: prodigioso Lanni su Marsura al 34'. Ma proprio nel miglior momento degli amaranto arriva beffardo il vantaggio dei padroni di casa con Gerbo che sugli sviluppi di un mischione pesca il jolly da fuori area. Palla nel sacco e squadre al riposo con gli amaranto che hanno più di un rimpianto.

Nella ripresa, paradossalmente, il Livorno sparisce dal campo. L'Ascoli controlla le operazioni senza problemi e quando decide di affondare passa senza trovare resistenze, solo la sciagurata giornata di Ardemagni consente di rimanere al Livorno in partita fino alla fine. L'attaccante bianconero si divora infatti tre palle gol enormi, clamorosa la prima quando in beata solitudine appoggia di testa a lato da due passi. Sulla seconda è bravo mentre è da censura la terza in cui calcia malamente fuori da ottima posizione. Breda prova a invertire la rotta passando a una sorta di 433 inserendo Del Prato per Morganella (ancora male lo svizzero) Porcino per Braken e Marras per Brignola. Ma alla fine l'attaccante più pericoloso è...Di Gennaro. Nell'assalto finale - sei i minuti di recupero concessi da Rapuano – è infatti il difensore ad avere due occasioni monumentali che però vengono sciupate in malo modo: al 90' un colpo di testa termina alto mentre al penultimo respiro il centrale amaranto grazie a uno svarione di Gravillon si ritrova a tu per tu con Lanni ma non trova di meglio che calciargli il pallone addosso. L'ultimo giro di lancette serve solo per mettere a referto il gol di Ninkovic in contropiede con gli amaranto sbilanciati in avanti.

Finisce così 2-0 per l'Ascoli. Per il Livorno, al netto di qualche sprazzo di bel gioco e di una fortuna decisamente avversa (gli episodi girano tutti male) resta attuale il tormentone dell'anno scorso: non si segna neanche con le mani. Il miglior marcatore amaranto della passata stagione non è stato confermato e i suoi sostituti, al momento, sono ancora a quota zero. Come il Livorno.

Ascoli - Livorno 2 a 0 (1 a 0)


Ascoli (4-3-2-1): Lanni; Gerbo (12' st Cavion), Brosco, Gravillon, Pucino; Padoin (17' st Andreoni), Piccinocchi (38' st Brlek), Petrucci; Ninkovic, Chajia; Ardemagni. All. Zanetti.

Livorno (4-2-3-1): Zima; Morganella (10' st Del Prato), Di Gennaro, Bogdan, Gasbarro; Luci, Agazzi; Marsura, Murilo, Brignola (15' st Marras); Braken (26' st Porcino). All. Breda.

Arbitro: Rapuano di Rimini.

Reti: 43' pt Gerbo, 51' st Ninkovic.

Ammoniti: 17' pt Gerbo (A), 27' pt Chajia (A), 4' st Morganella (L), 32' st Gasbarro (L), 40' st Marras (L), 45' st Gravillon (A), 52' st Ninkovic (A).


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