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...con Meluso

di Alessio Alaimo
Marco Lezzi
Marco Lezzi
“Per avanzare bisogna vincere o pareggiare, che non è semplice. L’Ascoli viene da una serie positiva di risultati. Da qui alla fine le partite sono tutte importanti. Ci servono pazienza e forza interiore perché ora i punti pesano di più”. Così a TuttoMercatoWeb il direttore sportivo del Lecce, Mauro Meluso in vista della partita di oggi contro l’Ascoli.

Siete la rivelazione della Serie B: il vostro segreto?
“Alle spalle c’è un’ottima società ben organizzata, composta da persone perbene, e presidente in grande ascesa e un direttore generale di grande livello. Lo staff tecnico è di prim’ordine. E la tifoseria non ci ha mai fatto mancare il suo calore, prova ne sono gli abbonati in questi primi tre anni della mia permanenza a Lecce. E poi siamo spensierati, non abbiamo dato il messaggio che pensavamo alla salvezza per mettere le mani avanti ma perché era cosi”.

Adesso però è giusto pensare che il raggiungimento dei playoff potrebbe portare la Serie A...
“Come detto, la spensieratezza è stata importante e ha fatto sì che ci giocassimo le partite senza ansia. Ovviamente ci vuole anche sostanza perché solo con la spensieratezza non vai da nessuna parte. Abbiamo un’opportunità unica, lo stiamo dimostrando”.

Direttore, Tabanelli rinnoverà?
“Abbiamo quattro-cinque posizioni di calciatori in scadenza. I ragazzi in scadenza qui si trovano benissimo, sono persone alle quali se verrà chiesto di rinnovare non faranno problemi. Con Tabanelli c’è la volontà di proseguire, con lui ma anche con altri”.

Promozione: su chi punta?
“La differenza è di pochi punti. Tutti i giochi sono aperti. Per la promozione diretta concorreranno tante squadre”

Oggi oltre voi gioca anche l’Italia, contro la Finlandia. Come vede il nuovo corso azzurro?
“La nostra Federazione sta cominciando ad agire ma è stata dormiente per anni. Sarebbero servite tante norme per aiutare le Nazionali. Se siamo arrivati a doverci giocare qualcosa di importante con un grosso interrogativo evidente c’è qualcosa che non va”.

Oggi però il materiale c’è...
“Poteva esserci molto di più. Mancini è un grande allenatore, una persona intelligente. Sfrutterà al massimo il potenziale che oggi il calcio italiano gli mette a disposizione. Il potenziale c’è, ma negli anni le norme non hanno aiutato il calcio italiano a crescere ulteriormente”.
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