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Corapi: "26 maggio? Ero sicuro della vittoria! Candreva? Sarebbe bellissimo rivederlo alla Lazio"

di Alessandro Vittori
per Lalaziosiamonoi.it
Fonte Alessandro Vittori - Lalaziosiamonoi.it

Il 26 maggio per la Lazio è il ricordo di una vittoria eterna, quella sulla Roma nella finale di Coppa Italia. Per parlare di quel successo è intervenuto a TMW Radio Sandro Corapi, mental coach quel giorno dei biancocelesti: “Fino al 71’ ero tranquillo e convinto di vincere, poi fino alla fine è stata un’emozione incredibile. Insieme a Petkovic abbiamo preparato la partita soprattutto nell’ultima settimana a Norcia, avevo il polso della situazione e della voglia di portare a casa quella Coppa, per questo ero molto fiducioso. Una delle mie strategie fondamentali è il profilo basso, i proclami non servono a nulla: conta quello che si fa sul campo, le chiacchiere stanno a zero. Quella giornata è una delle tappe più importanti in assoluto della mia carriera, quindi il 26 maggio ritorno sulla mente a quella preparazione: ho voluto fare un video emozionale per creare le condizioni giuste nel cuore dei ragazzi. Sono orgoglioso di essere tra gli artefici del 26 maggio. Il lavoro è partito un mese prima nell’ufficio del ds Tare con un incontro con Petkovic. Ho iniziato con una ricostruzione della fiducia dei singoli giocatori con il gruppo. Tantissimi sono stati gli incontri individuali, il primo a farlo spontaneamente è stato Klose. Poi vennero Candreva, Marchetti, Floccari, inizialmente il più reticente fu Konko. La squadra rispose subito con le vittorie su Bologna, Inter e Sampdoria, prima della benedetta sconfitta contro il Cagliari. La squadra stava prendendo troppa sicurezza, la negatività di quella sconfitta permise una costruzione di certezze più solide in vista della finale. Candreva? L’ho visto a cena la sera dopo la partita e conosco le emozioni che mi ha confidato: era emozionato dall’idea di vedere la Curva Nord che è stata sua per tanti anni. Ci teneva a fare bella figura davanti al suo pubblico. Un suo eventuale ritorno dipende dalla società e dal giocatore, per me sarebbe fantastico”.

L'ex mental coach Sandro Corapi è intervenuto anche ai microfoni di Radiosei, per ripercorrere un po' le tappe di quel successo. Si è soffermato anche su Candreva, in particolare su alcune voci che sosterrebbero un possibile ritorno alla Lazio: "Antonio è un giocatore dell'Inter, ha fatto questa scelta un anno fa ed è attualmente un giocatore nerazzurro. Non so chi possa aver messo in giro queste voci. Certo sarebbe bello rivederlo in biancoceleste ma per il momento sta bene a Milano. Normale fosse emozionato a tornare all’Olimpico, ci teneva a fare bene e dare il meglio di sé e infatti domenica abbiamo visto tutti come ha giocato. Ricordo che preferiva incontrarmi per ultimo perché così aveva più tempo per parlare". Infine una chiusura sul fatto che oggi, Igli Tare, ha cambiato il suo stato di Whatsapp, inserendo proprio la foto delle dichiarazioni rilasciate da Corapi riguardo il 26 maggio e Candreva. Un messaggio in codice o, più verosimilmente, un errore?: "Perchè l'abbia fatto? Una domanda interessante, sarebbe bello farla a Tare. Io dico che quando un professionista - e io mi ritengo tale - si comporta bene, può stare con la coscienza a posto. E non sto a criticare o giudicare i comportamenti degli altri. Sono andato allo stadio, vado allo stadio a tifare e non ho nessun problema. Penso che anche gli altri non lo abbiano, oppure se ne avessero possono alzare il telefono - così come farei io - e comunicare. La comunicazione è la cosa migliore in assoluto. Poi comunque nel libro che sto scrivendo entrerò nei particolari, di quelli che sono stati i rapporti, come si sono evoluti e tutto il resto".


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