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Napoleoni incanta la Turchia, l'attaccante dell'Istanbul Basaksehir: "Fui vicinissimo alla Lazio, poi però..."

di Lalaziosiamonoi Redazione
per Lalaziosiamonoi.it
Fonte Valerio De Benedetti - Lalaziosiamonoi.it

C’è una storia che pochi raccontano, ma che meriterebbe di essere scritta sugli almanacchi del calcio. Quasi tutti lo scorso anno ci siamo attaccati ai televisori per seguire le imprese del Leicester, vincitore della Premier contro i grandi club più blasonati d’Inghilterra. In Turchia quest’anno si sta scrivendo una favola simile, anche se manca ancora qualcosa per rendere questo sogno speciale. L’Istanbul Basaksehir, una piccola squadra della Capitale turca, sta capovolgendo le gerarchie della Super Lig, e ad oggi si ritrova a solamente quattro punti dalla vetta, occupata dal ben più noto Besiktas. In questo club milità un italiano, che però non ha mai giocato a livello professionistico nel Bel Paese. Stiamo parlando di Stefano Napoleoni, classe 1986, che di ruolo fa l’attaccante, e che come tutti avrebbe sognato di poter giocare in Serie A. Sfortunatamente però, il nostro calcio si è dimenticato troppo presto di lui, che ha deciso di lasciare il Tor di Quinto per emigrare fuori dall’Italia all'età di 19 anni. Dopo aver militato in Polonia e in Grecia, ha trovato la sua strada proprio in Turchia. In un’intervista rilasciata a calcionews24, ha svelato alcuni particolari della sua carriera, raccontando anche di quando fu vicinissimo a vestire la maglia della Lazio. “Diciamo che ogni derby contro Besiktas, Fenerbahce o Galatasaray è sempre una partita infuocata: stadi pieni e atmosfera stupenda. Calcisticamente parlando, qui in Turchia è incredibile. A Istanbul vivono per il calcio. Il fatto che poi ci siano le tre squadre storiche del campionato che ogni anno lottano per il titolo, rende tutto ancora più sentito. Anche se da quest’anno, a dire il vero, ci siamo anche noi.  Sono stato poco fortunato? Bella domanda. Purtroppo nel mio caso, contava più altro che il talento. Non sempre, ma in tanti casi è così. Da ragazzo, ancor prima di andare in Polonia, ero vicinissimo prima alla Lazio e poi alla Roma. In entrambi i casi, ma soprattutto nel primo, dovevo solo firmare il contratto. Poi però improvvisamente non so cosa sia successo, ma è saltato tutto. In questi ultimi anni ho avuto altre possibilità, ma mai qualcosa di veramente importante o che mi facesse venire voglia di venire in Italia. La Nazionale? Diciamo che c’ho sempre sperato. Però ho notato che difficilmente giocatori che non hanno militato nel campionato italiano, poi sono stati successivamente presi in considerazione e convocati nella nostra nazionale. Poi mai dire mai, è sempre un sogno che ho e che avrò fino all’ultimo giorno della mia carriera”. Poi conclude parlando del suo futuro: “Ho un altro anno di contratto e al momento qui sto. Non penso ad altro. Voglio concentrarmi nel finale di stagione e dare tutto sia per il campionato che per la finale di coppa che ci aspetta”.


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