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Lazio, Patric sul suo ruolo: "Nasco come mediano, poi Inzaghi un giorno..."

di Niccolò Di Leo
per Lalaziosiamonoi.it
www.imagephotoagency.it
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Nella lunga intervista rilasciata ai microfoni ufficiali del club, per celebrare le duecento presenze con la maglia della Lazio, il difensore biancoceleste Patric ha ripercorso tutta la sua carriera, soffermandosi anche sugli svariati ruoli che ha ricoperto fin dalle giovanili con il Barcellona:

"Io dico sempre che le cose accadono per una ragione, non mi piace lamentarmi di ciò che non è accaduto prima. Se le cose non sono andate come speravamo forse è perché potevano andare anche peggio. Io sono fiero del mio percorso e orgoglioso di me stesso e di quel che ho fatto. Pensando a freddo, però, magari scoprendo il ruolo di centrale mi poteva aprire le porte per fare cose più grandi perché mi trovo bene là. Il mio percorso è stato difficile".

MEDIANO, TERZINO E CENTRALE - "Nasco come mediano, ma al Barcellona facevo il terzino, ma mi avevano spostato perché a centrocampo c'erano giocatori forti come Luis Alberto e Sergi Roberto. Il giocare terzino mi ha permesso di arrivare, altrimenti giocando in mezzo non avrei trovato spazio. Giocare terzino, quindi mi ha aiutato, non mi ha solo rallentato. Poi sono venuto alla Lazio per fare il terzino, ma con Inzaghi abbiamo iniziato a giocare a cinque e questo mi ha penalizzato, perché ho impiegato un anno e mezzo a trovare la mia posizione. Io non avevo la forza di dire dove mi trovavo meglio, mi sono adattato alle richieste del mister, ma sapevo di non poter fare il quinto. Un giorno, però, il mister mi ha detto di fare il terzo e lì sono cresciuto. Le cose succedono sempre per un motivo".


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