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FOCUS - La forza del gruppo e la qualità dei singoli: la Lazio Primavera rinasce dalle sue ceneri

di Valerio De Benedetti
per Lalaziosiamonoi.it
Fonte Lalaziosiamonoi.it

Rinascere dalle proprie ceneri. Un compito difficile e una grande responsabilità sulle spalle di un gruppo nuovo, ma soprattutto giovanissimo. Sono questi i presupposti da cui è dovuta ripartire la Lazio Primavera in questa stagione. La retrocessione dello scorso anno ha lasciato tutti di stucco. Inaspettata per una squadra che fino alla stagione precedente, si era sempre resa protagonista fino alla fine. Tutto alle spalle, la pagina è stata voltata. Era forse questo il passo più difficile da compiere per Valter Bonacina, rimasto alla guida della squadra dopo averla presa a campionato già compromesso lo scorso anno. Merito di un gruppo solido e dei risultati che continuano ad arrivare. Le sei vittorie in campionato (e un solo pareggio), rendono l'idea di un cammino fino a questo momento quasi perfetto. La Lazio ha trovato la forza di rialzarsi.

IL GRUPPO - Umiltà, consapevolezza nei propri mezzi ma anche dell'importanza della maglia che si indossa. Uno dei punti di forza della Lazio di quest'anno è senza dubbio il gruppo. Unito e che rema per intero verso la stessa direzione, con un obiettivo ben prefissato in testa. Bonacina ha lavorato molto su questo aspetto. La scorsa stagione, complici anche i risultati che non arrivavano, aveva trovato uno spogliatoio spaccato, diviso e difficile da gestire. Quest'anno invece la storia è cambiata. I tre fuoriquota (Jorge Silva, Abukar e Rezzi) hanno accettato di buon grado il proprio ruolo, diventando dei leader in campo e non solo. Le vittorie di Foggia, Benevento e quella col Frosinone, arrivate tutte a ridosso del fischio finale, sono la testimonianza di un gruppo solido e con una mentalità vincente, con tanta fame e voglia di essere protagonista.

I SINGOLI - Sono tanti quelli che meriterebbero una menzione. Chi per un motivo, chi per un altro, tutti stanno dando il proprio contributo alla squadra. A partire dal capitano Nicolò Armini, giovane stella del vivaio biancoceleste, e orgoglio laziale nelle selezioni giovanili della Nazionale. Maturità calcistica e guida importante per i compagni. Al reparto difensivo, insieme a Jorge Silva, De Angelis e Petricca, ha dato quella sicurezza che lo scorso anno era mancata. Importante come la crescita di Luca Falbo. Un jolly per Bonacina, che ha deciso di trasformarlo in una vera e propria ala offensiva, facendogli abbandonare il ruolo di terzino. Il gol non è ancora arrivato, ma la maggior parte delle occasioni arrivano tutte dai suoi piedi. Per la tecnica e la forza fisica di Luan Capanni, si sono già scritti fiumi di parole, meno invece è stato elogiato il lavoro di Scaffidi, bravo a conquistarsi il posto da titolare dopo essere partito indietro nelle gerarchie. È il capocannoniere della squadra con 5 gol, un bottino niente male per lui, che in una recente intervista ha confidato di ispirarsi ad un idolo come Giorgio Chinaglia. Di certo non uno di poco conto. 


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Venerdì 29 Marzo 2024