Stanzani, dal "triplete" Primavera alla prima col Bologna dei grandi
Il Bologna si gode l’ultima prodezza di Riccardo Orsolini, che ha permesso alla squadra di Mihajlovic di agguantare un prezioso pareggio all’ultimo respiro nella sfida contro la Fiorentina. Ma alle spalle del mancino di scuola Ascoli, uno dei talenti emergenti del nostro calcio, in casa rossoblù scalpita una generazione di giovani di belle speranze, capace di portare in bacheca lo storico tris di successi centrato dalla Primavera emiliana nella passata stagione.
In A dopo il “triplete” - Tra gli esponenti della nouvelle vague bolognese c’è anche Leonardo Stanzani, centrocampista classe 2000 che, proprio nel match dell’Epifania contro la Fiorentina, ha festeggiato la sua prima panchina in Serie A. Una gran bella soddisfazione per un ragazzo che all’ombra delle Due Torri è nato e cresciuto, e che ha potuto respirare il clima del Dall’Ara anche con la prima squadra, dopo aver conquistato proprio sul prato dello stadio della sua città la Supercoppa Primavera 2 nel maggio scorso. Un successo che si è aggiunto alla vittoria del campionato, con annessa promozione in Primavera 1, completando una stagione resa memorabile dal trionfo nella Viareggio Cup, la seconda in assoluto messa in bacheca dal club felsineo. Nell’annata del “triplete”, Stanzani si è confermato elemento di spicco del vivaio rossoblù, che lo ha accolto in giovanissima età dopo gli inizi nella Santagatese e lo ha portato fino alle porte della prima squadra, con l’unica eccezione della stagione 2014/15 giocata in prestito con i Giovanissimi della Fiorentina. Quest’anno Leonardo ha collezionato 11 presenze con la Primavera, con un rendimento di alto livello che gli è valso le attenzioni dello staff di Mihajlovic e la prima convocazione coi grandi. Un premio non da poco per lui e per tutto il vivaio, fiore all’occhiello di club che sta investendo molto per dotarsi di un settore giovanile all’avanguardia.
Nel mito di Totti - Stanzani è un jolly capace di adattarsi con buoni risultati in quasi tutti i ruoli dalla metà campo in su. Da mezzala o trequartista si muove come a casa propria, ma è capace di regalare buone cose anche quando viene proposto da seconda punta o nelle vesti di attaccante esterno. Una duttilità esaltata da un’intelligenza calcistica, ma non solo, superiore alla media. Leonardo si è infatti distinto anche per il buon percorso di studi al liceo sportivo, intrapreso con applicazione e spirito di sacrificio per dimostrare di poter portare avanti con profitto sia la carriera da studente che quella da aspirante calciatore. Destro naturale, il classe 2000 bolognese ha dalla sua un ottimo bagaglio tecnico, che gli consente di essere efficace sia nei compiti di manovra e rifinitura che nelle mansioni da assaltatore dell’area avversaria. Struttura da normotipo, compensa il non eccezionale impatto fisico con buoni parametri di elasticità muscolare, che gli permettono di destreggiarsi nello stretto e di eseguire i gesti tecnici con grande proprietà coordinativa e pulizia dal punto di vista stilistico. L’abbinamento tra risultati calcistici e scolastici racconta molto della mentalità del ragazzo: un competitivo che non vuol porsi limiti, e che lavora duramente per superarsi e migliorarsi costantemente. Il tutto con un modello ben preciso al quale ispirarsi: Francesco Totti, campione da sempre ammirato e che con i suoi colpi di classe ha accompagnato la crescita calcistica di Leonardo. Con l’approdo in prima squadra, Stanzani ha centrato il primo obiettivo della sua stagione. Adesso si torna in campo con la Primavera, con una salvezza da conquistare prima di lanciarsi a tutti gli effetti verso il calcio dei grandi.