Carminati, altra rondinella per il Brescia: promosso in C e coi grandi
In un Brescia che guarda alla ripartenza con il sottofondo spinoso del caso Balotelli e con i rumors di mercato che vedono protagonista Sandro Tonali, ci sono giovani volti nuovi che scalpitano per ritagliarsi un posto in questo rush finale sui generis. Tra i ragazzi che lavorano agli ordini di Diego Lopez c’è anche un cavallo di ritorno: parliamo di Marco Carminati, rientrato dal prestito al Mantova con una promozione in Serie C appena messa in bacheca e tanta voglia di mettersi in mostra dopo la prima esperienza coi grandi.
Colonna a Mantova - Originario di Paladina, in provincia di Bergamo, Carminati ha vestito la maglia dell’Atalanta ma ha legato ai colori del Brescia la parte più importante della sua formazione giovanile. Una trafila che ha viaggiato sul filo della storica rivalità tra i due club, ma che ha visto il classe 2000 crescere per gradi con le esperienze intermedie maturate con Loreto, Paladina e Tritium, impreziosita poi da una presenza con la Nazionale Under 18, nell’agosto 2017. La scorsa estate è arrivato il momento della prima avventura nel calcio dei grandi. Il Mantova lo ha rilevato in prestito dalle rondinelle, e Marco si è imposto tra i protagonisti della cavalcata che portato i virgiliani a chiudere al primo posto il Girone D, con conseguente promozione in Serie C fresca di ratifica da parte del Consiglio Federale della Figc. Un sospirato ritorno tra i pro dopo il fallimento del club, avvenuto nel 2017, un traguardo al quale Carminati ha contribuito con 21 presenze e un rendimento importante al centro della difesa.
Tra presente e futuro - Conclusa anzitempo la stagione dei dilettanti, Carminati è rientrato alla base per mettersi a disposizione di mister Lopez, che aggregandolo alla rosa si è trovato in casa un centrale con caratteristiche molto interessanti. Un vero e proprio gigante, che dall’alto del suo metro e novantadue di altezza non ha rivali nel gioco aereo e sa imporre chili e centimetri nel corpo a corpo col diretto avversario. Agile e coordinato nei movimenti, a dispetto della mole considerevole, in Serie D ha imparato a vedersela con attaccanti più smaliziati e navigati, dimostrando di poter tranquillamente aspirare ad una chance tra i professionisti. Merito anche di una personalità messa in mostra già ai tempi delle giovanili, che gli tornerà utile in questa preziosa esperienza con la prima squadra del Brescia. Dopo aver festeggiato la promozione, per Marco è tempo di pensare ad un presente con vista sul futuro. Chissà che questa ripartenza non possa vederlo protagonista, con l’obiettivo di meritarsi una chance di far parte del Brescia di domani.