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Ecce Berna: perché è un grande colpo. E merita la 10. Juve, qualche errore e un paio di interrogativi da risolvere. Viva Mandzukic, sempre

di Ivan Cardia
per Tuttojuve.com

È stato il giorno di Federico Bernardeschi, finalmente in bianconero dopo un corteggiamento lungo almeno un anno. Il fantasista carrarese era da tempo nel mirino della Juventus: giovane, talentuoso, soprattutto italiano. È un rinforzo che fa ancora più bella la Vecchia Signora, ma che divide i tifosi e più in generale gli appassionati di calcio. Per il costo, e per il numero di maglia che forse andrà a vestire. Ma procediamo con ordine.

Bernardeschi è un grande colpo? Sì, senza dubbio: numeri alla mano, è stato uno dei migliori giovani a livello europeo nell'ultima stagione. Sia con la Fiorentina, che con l'Under 21. Numeri a parte, prendo a prestito le (bellissime) parole usate da Walter Sabatini per descrivere un campione: Bernardeschi, quando lo vedi giocare, ti fa male. A tratti, ma ha le giocate del campione vero: si illumina e brucia il tempo della giocata, la differenza con chi si limita a tirare calci al pallone, in fin dei conti, è tutta lì. Nella frazione di secondo che il campione sa rubare, nel ritmo appena diverso che sente. Deve crescere, da tanti punti di vista, ma a Torino può farlo. Il prezzo, poi, non mi sembra così scandaloso. Anzi, se avesse rinnovato con la Fiorentina sarebbe stato molto più alto.

Quando si parla di calciomercato, non si può assolutizzare. 40 milioni (+5) sono uno sproposito, nella vita di tutti noi. Senza se e senza ma. Però vanno contestualizzati: in un mercato europeo dove, per esempio, il Manchester City spende quasi 150 milioni per tre terzini. Bernardeschi è al momento il miglior fantasista italiano, se questa classificazione ha ancora un senso: sarebbe strano vederlo pagato meno. Da 40 a 10: l'altro motivo di pressione deriva dal possibile numero sulle spalle. La Juve, anche per questioni di marketing, non vuole lasciare libero il 10: Tevez e Pogba, entrambi destinati a salutare in breve tempo, lo dimostrano. Bernardeschi, però, è perfetto per quel numero anche per altre ragioni. Non è Baggio e non è Del Piero, ma è un 10 vero, nella metonimia che questo numero è diventato. E poi può rimanere in bianconero a lungo, per una serie di fattori. Che lo vesta, ma senza farsene spaventare. E col supporto dei tifosi, perché le uniche debolezze di questo ragazzo forse sono nella testa, non certo in tutto il resto. 

Fin qui, tutto Bernardeschi. Ma cosa diventa la Juve, con questo nuovo innesto? Una squadra in cerca di una nuova identità tattica. Per iniziare, mi sembra assurdo immaginare Mario Mandzukic fuori dall'undici titolare. Il croato è stato uno dei migliori della scorsa stagione e ha trovato nel nuovo ruolo il modo di esaltare le proprie caratteristiche. La sfida di Allegri, ora, sarà sistemare le varie pedine ai propri posti. Non penso che la Juve si rinforzerà ancora lì davanti, se non magari con Schick (un rebus da cui è meglio astenersi). Bernardeschi sulla sinistra, almeno per quanto fatto vedere sinora, avrebbe poco senso: lì perde le sue caratteristiche migliori, diventa un esterno non dico normale ma più anonimo di quanto non possa essere. L'alchimia, sulla trequarti, sarà complicata da trovare: buona fortuna ad Allegri. Che, con buona pace dei detrattori, ha dimostrato ampiamente di saperci fare, eccome.

E ora, cosa manca? Il mercato della Juve, fin qui, è stato di difficile interpretazione. A livello comunicativo, a dirla tutta, si poteva fare meglio. Soprattutto per quanto riguarda la cessione di Bonucci. Va bene lavare i panni sporchi in casa, ma qui si parla di un capitano in pectore ceduto in tutta fretta: una spiegazione credibile sarebbe stata opportuna. A livello tecnico, c'è la sensazione che manchi qualcosa. In parte in difesa. Dove però, l'ho già scritto, volendo si potrebbe anche rimanere così, almeno al centro. Se poi dovesse capitare l'occasione (De Vrij o Gimenez, entrambi meglio di Mangala), la si potrebbe anche cogliere. A destra, fiducia in De Sciglio: anche qui, i tifosi dovrebbero credere nelle sue qualità.. A centrocampo, ma il rischio di ripetersi è una certezza, ci vorrebbe la vera ciliegina sulla torta. Il nome in grado di cambiare la caratura della squadra. La lista dei giocatori adatti (per la levatura) è ridotta a due-tre nomi: Kroos, Verratti, Vidal (Nainggolan ormai è quasi da depennare). Per ora, nessuno sembra particolarmente vicino. Discorso diverso per Milinkovic-Savic: lo prenderei a occhi chiusi, ma serve capire dove possa giocare. C'è un mese di tempo, per ora ci si può godere Bernardeschi: la Juve, in questo mercato, ha sbagliato qualcosa, per come la vedo io. Non il suo arrivo.  


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Sabato 20 Aprile 2024