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Sergio Conceicao: "La formazione dei giovani non è facile. Ecco come fare"

di Daniele Petroselli
per Bianconeranews.it

All’European Golden Boy e dell’European Golden Girl organizzato da Tuttosport a Roma è intervenuto l'ex calciatore e tecnico Sergio Conceiçao, che oltre che del figlio oggi alla Juve ha parlato anche della valorizzazione dei giovani nel corso della sua carriera: "Noi allenatori abbiamo sempre le valigie pronte per andar via, dobbiamo pensare a vincere. I mezzi poi sono quelli che sono, a Porto quando ho firmato il contratto nel 2017 ho trovato una difficoltà grandissima perché non potevamo acquistare giocatori per il Fair Play Finanziario, per questo abbiamo lavorato sulla formazione dei giovani nel settore giovanile. Fa parte del mio carattere, abbiamo tanti esempi di giocatori che hanno avuto un successo incredibile. La formazione dei giovani nel settore giovanile non è facile, quando arrivano alle fasi finali di questo percorso si ritrovano davanti un calcio di altissimo livello dove si deve vincere ogni partita. Questo non è facile, bisogna lavorare tantissimo non solo tecnicamente ma sulla mentalità, il giocatore deve capire come si sta nel calcio moderno dentro e fuori dal campo".

E ha ammesso: "Bisogna capire che fisicamente deve stare a un livello alto, tatticamente deve capire cose che nel settore giovanile vengono trattate meno. Poi ci vuole mentalità, il calciatore deve capire che prima, durante e dopo l’allenamento deve avere il fuoco dentro. Io da allenatore al Porto guardavo ragazzi under 17, under 19 e della squadra B e abbiamo fatto un gran lavoro. Diogo Costa è titolare del Porto e della nazionale, Fabio Vieira è andato all’Arsenal, Vitinha è titolare del PSG e poi c’è Luis Diaz, che arrivando da un altro continente ha fatto il percorso di crescita che lo ha portato al Liverpool. Io con Eriksson ho avuto un’esperienza simile, dopo 2-3 settimane di allenamento mi ha convocato nello spogliatoio e mi ha chiesto come mai fossi sempre arrabbiato. Gli ho raccontato la mia storia, che avevo perso i genitori da piccolo e da quel momento è cambiato il mio approccio e il rapporto con lui. Io voglio avere sotto controllo tutti i dati e tutte le preferenze dei miei calciatori, se preferiscono il riso o la pasta, se hanno cani o gatti, perché dobbiamo metterli in condizione di rendere sempre al meglio e di vivere le migliori condizioni".


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Venerdì 18 Ottobre 2024