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Motta, parla lo psicologo Riccardo: "Thiago è un leader socio emozionale..."

di Claudia Santarelli
per Bianconeranews.it
www.imagephotoagency.it
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Il Presidente dell’associazione psicologi tecnici sportivi, Francesco Riccardo, ha rilasciato un'intervista al Corriere di Torino, nella quale ha parlato della tesi presentata a Coverciano da Thiago Motta, nella quale è stato citato:

"Cos'è il coping e perchè viene citato? Il concetto di coping fa riferimento alla modalità con cui le persone cercano di gestire eventi traumatici o situazioni quotidiane stressanti. Entra in pieno nel “pallone”, in quanto la prestazione sportiva è fortemente legata alla personalità di ogni calciatore, e in base a questa l’individuo può ricorrere a strategie di coping più o meno funzionali, e quindi in grado di interferire con la prestazione, positivamente o negativamente. Calciatori e allenatori, forse più di altri sport, sono sottoposti a pressioni, carichi di stress notevoli; conoscere le strategie di coping funzionali permette a ognuno di affrontare le situazioni stressanti e superarle con successo".

"La citazione alla resilienza? Corrisponde alla capacità di affrontare le avversità della vita, superarle e uscirne rinforzato o, addirittura, trasformato. Per un giocatore essere resiliente vuol dire sapersi rialzare dopo un fallimento, una sconfitta, non abbattersi, reagire, per raggiungere l’obiettivo, non arrendersi mai. Accettare una sconfitta significa imparare da essa e non subirla. Questo il “resiliente” lo sa fare bene".

"Il pallone sviluppa l'intelligenza emotiva? È la capacità di controllare sentimenti ed emozioni, distinguere tra di esse e utilizzare queste informazioni per guidare pensieri e azioni. Lo sport è un ambiente ad “alta temperatura emotiva” e in quelli di squadra le emozioni sono “contagiose”. Sviluppare competenze emotive significa favorire scambi comunicativi, capacità di problem solving e stimolare il pensiero costruttivo. Il calcio stimola questo aspetto dell’intelligenza: la forza della squadra è superiore a quella del singolo".

"Come si arriva a prendere decisioni ottimali? Solo quando si è consapevoli della competenza personale si è in grado di padroneggiare una competenza sociale, ossia la capacità di gestire le relazioni con gli altri attraverso empatia, la capacità di ascoltare e comprendere le esigenze e i sentimenti altrui. Allora sarà possibile prendere “decisioni ottimali”, ossia la migliore possibile, disponibile al momento, con quello che si ha. E questo Motta lo ha dimostrato bene, a mio avviso, con il Bologna".

"Se per un giocatore è difficile essere allenati da Thiago Motta? Non conoscendolo, se non da qualche intervista e dall’atteggiamento sul campo, mi sembra una persona molto pacata, sicura di sé, un leader socio-emozionale ma fortemente centrato anche sul compito. Una personalità con una sua profondità culturale ed emotiva interessante, in grado di gestire una squadra con il proprio modo di essere, senza imitare altri modelli. Questa consapevolezza è la sua forza, che potrebbe essere trasferita alla squadra, a ogni singolo calciatore".


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