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Come al solito, si interviene a posteriori (solo con alcuni)

di Mirko Nicolino
per Bianconeranews.it

Aveva fatto gol dalla Cina, ottenendo magicamente in prestito nuovi soldi per far progredire il progetto dell’Inter, con rinnovi faraonici e altre mosse di mercato. E solo per improrogabili impegni di lavoro non è riuscito a presentarsi a Milano per seguire da vicino la propria squadra. Dieci mesi di assenza in cui le versioni ufficiali sono sempre state le stesse: va tutto bene, appena potrà tornare in Italia spiegherà. Doveva ripresentarsi a marzo, poi ad aprile, poi per la festa scudetto. Niente di tutto ciò i è verificato, con i tifosi illusi dall’amore incondizionato dell’uomo e dell’imprenditore per i loro colori: “Piuttosto per perdere l’Inter, Zhang si incatenerà alla Pinetina”.

Questa "ignoranza", che a volte è sana altre volte molto meno, è anche frutto di una campagna che è andata avanti per 10 mesi. Perché Zhang non lascia la Cina e si presenta a Milano per gestire il club che ha voluto fortemente? "È molto impegnato", "quando tornerà spiegherà tutto", intanto "fa gol dalla Cina, arrivano un pacco di soldi" e a prescindere "non è una questione che riguarda il club, ma solo lui". Se è una vicenda personale di Zhang, perché allora il fondo Oaktree ha escusso il pegno delle quote azionarie del club? Ci avevano raccontato, quando è sbarcata per la prima volta in Italia questa famiglia cinese, che con l’impero a disposizione si sarebbero comprati Exor e avrebbero messo John Elkann a far loro da giardiniere.

Quello cui abbiamo assistito negli anni, invece, è stato un crollo verticale di un gruppo imprenditoriale, che nel proprio Paese aveva perso credibilità da tempo, ma dalle nostre parti, complice una narrazione distorta, godeva ancora di un credito immeritato. Attualmente, infatti, stando a quanto riferiscono i principali quotidiani italiani e internazionali, a Zhang è stato intimato dai tribunali di ogni angolo del globo di risarcire i creditori per 300 milioni di euro, ma ancora non è riuscito a farlo. Come avrebbe dovuto reperire in questa sua situazione un prestito da 400 milioni per estinguere quello precedente da 375?

Qualcuno sta facendo passare un'escussione di un pegno come un normalissimo cambio di proprietà e che la situazione della società sia florida. Attualmente, i conti dicono che ci sono oltre 800 milioni di debiti, un patrimonio netto negativo per 109,8 milioni (patrimonio netto significa che, in caso di ingiunzioni dei creditori, non sarebbe possibile pagarli nemmeno cedendo tutto ciò che il club ha), un bond da estinguere entro il 2027 da 415 milioni di euro.

Bene ha fatto la Fondazione JDentità Bianconera a presentare due esposti, il primo dei quali ha già ottenuto risposta ufficiale dalla Covisoc. Chi ha garantito la continuità aziendale consentendo l’iscrizione al campionato se la controllante, che da bilancio avrebbe dovuto avere liquidità disponibile, non poteva in realtà garantire le coperture? Ci è stato raccontato, durante il processo sportivo delle plusvalenze, che se sopravvaluti un calciatore per 5 milioni di euro, hai a disposizione 5 milioni in più per il mercato, che non avresti dovuto avere e stai dunque falsando la competizione. In questo caso specifico, non si è consentito di falsare la competizione sportiva?

Ovviamente, la risposta ce la daranno gli organi preposti e sappiamo bene come funziona: certe società sono i pilastri dell’industria calcio italiano e bisogna fare in modo che rimangano sempre in auge. A meno che non abbiano una proprietà in grado di ripianare in qualsiasi momento. “La Juve è già morta e risorta una volta, non sarà un problema”, ci ha detto qualcuno quando ai bianconeri è stato fatto un danno di immagine e finanziario senza precedenti lo scorso anno. Dite che se i colpi inferti alla Vecchia Signora nel 2006 e nel 2023 fossero stati scagliati verso altri club oggi sarebbero lì a competere per i più importanti traguardi?

Senza andare dietro alle dicerie sulle presunte limitazioni della libertà che le autorità cinesi avrebbero imposto all'ex proprietario dell'Inter, viene comunque da chiedersi come mai le istituzioni si stiano muovendo solo ora. Abbiamo sentito in queste ore che l'obiettivo è evitare "nuovi casi" come questo dell'Inter e di Zhang. Evidentemente qualcosa non è stato fatto prima? E perché non si può intervenire retroattivamente come si è fatto per esempio con le plusvalenze? Due consigli: “seguite i soldi e troverete sempre le risposte che state cercando”; “non fatevi raccontare la verità, andate sempre a cercarvela da soli”. Oggi più di ieri abbiamo tutti gli strumenti a disposizione.


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Sabato 15 Giugno 2024