Serie A femminile, Cappelletti: "Oggi non siamo in grado di creare una Lega autonoma"
Durante la 7° Commissione permanente del Senato (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport) si è parlato del futuro del calcio italiano ed è intervenuta anche la presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica Federica Cappelletti. Che ha spiegato le sue richieste: "Al momento della mia elezione, avevo chiesto autonomia non solo gestionale ma anche amministrativa e di governance, tutte caratteristiche che corrispondono alla Divisione di vertice del calcio femminile, una realtà in lenta ma costante crescita. Il passaggio dal dilettantismo al professionismo è stato un evento storico epocale, di grande dignità per le donne che hanno visto riconosciuti tanti diritti e sono state inquadrate come lavoratrici dipendenti grazie alla sensibilità della federazione e all’impulso del decreto Nannicini, emendamento alla Legge di Bilancio 2020. Ma questo, se da una parte ha favorito una tutela importante nei confronti delle calciatrici che finalmente possono essere equiparate a tante colleghe a livello europeo e ai colleghi maschi, dall’altra ha portato un incremento dei costi molto importante per le società, passando da un 60 a un 80% in più. Motivo per cui, in questo momento, non siamo in grado di creare una Lega autonoma. Cosa dobbiamo fare per arrivare alla sostenibilità? Creare il prodotto. Per questo abbiamo chiesto di proseguire sotto il cappello federale con la consapevolezza che abbiamo solo spostato il focus, il nostro obiettivo rimane quello di creare una Lega autonoma".