Caso Ronaldo: la Juve valuta l’impugnazione del lodo arbitrale
Secondo alcune indiscrezioni, la Juventus sta valutando l'impugnazione del cosiddetto lodo Ronaldo, che la obbliga a versare 9,8 milioni di euro al portoghese. La dirigenza è sempre stata convinta di essere dalla parte della ragione e di non dovere nulla dei 19,5 milioni richiesti da Cristiano Ronaldo nell’ambito della seconda manovra stipendi, dal momento che manca la sua firma sul documento che stabiliva il reintegro di una parte delle mensilità arretrate (tre su quattro). Firma che invece compare nel documento in cui Ronaldo dichiarava di rinunciare alle quattro mensilità, così come appare nel nulla osta richiesto per il trasferimento al Manchester United alla fine di agosto 2021. La cifra reclamata dal giocatore è stata dimezzata dal collegio arbitrale, dopo aver sancito un concorso di colpa tra le parti e una responsabilità pre-contrattuale del club bianconero. Il lodo, inoltre, aveva respinto tutte le richieste principali del giocatore portoghese, venendogli incontro in parte solo sull’ultima con un voto a maggioranza da parte dell’arbitrato.
A causa di questioni di procedura civile non si conosce ancora il limite massimo per l'impugnazione. I pareri in merito infatti, dopo la riforma Cartabia, sono discordanti: potrebbero passare da 30 giorni a 6 mesi. Prossimamente si avrà un quadro più chiaro dei tempi tecnici.