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Sentenza Ronaldo: contro la Juve solita Giustizia, ora però guai a mollare

di Quintiliano Giampietro
per Bianconeranews.it
Daniele Buffa/Image Sport
Daniele Buffa/Image Sport

Con la questione plusvalenze e il successivo patteggiamento sulla manovra stipendi, la Juve sembrava aver già dato alla Giustizia sportiva, invece ha perso anche la partita contro Ronaldo. Seppure con un concorso di colpa dal sapore di incidente stradale: 9,8 milioni invece dei 19,5 chiesti del portoghese, secondo il Collegio arbitrale reo di inerzia. Un lodo dal sapore di di incidente stradale che si chiude con il classico CID. In un tribunale civile, molto probabilmente la questione non avrebbe avuto storia. L'assenza della firma di Cr7 sugli accordi della manovra avrebbe costituito un elemento fondamentale per rendere inutili le sue pretese. Quando si è di fronte ad un arbitrato invece viene “violata” la sacralità del diritto. Da qui una decisione che molti definiscono all'italiana, qualcuno cerchiobottista, altri politica.

Il ricorso da parte della Juve appare molto complicato e in linea generale un lodo non è impugnabile. Così ci dicono gli esperti di Diritto sportivo, ma prima di rinunciare bisogna leggere le carte. Gli avvocati della società bianconera dovranno quindi studiare bene e capire se esista un pertugio per percorre la via dell'impugnazione. Oltre alla questione meramente giudiziaria, il lodo è una mazzata sotto il profilo economico. Sarà inevitabile il peso sui bilanci futuri della Juve che negli esercizi precedenti non aveva accantonato questa cifra, convinta di essere nel giusto rispetto alle richieste di Ronaldo. I 9.774.166,66 euro, più gli interessi, rappresentano una cifra rilevante in questo periodo storico in cui la parola sostenibilità accompagnava la politica della Juve. Il club, stando al comunicato di ieri sera, promette battaglia: "La società si riserva ogni valutazione e iniziativa a tutela dei propri diritti”. Non resta che aspettare.


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Martedì 30 Aprile 2024