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Di Livio: "Il problema della Juve non è l'attacco ma la scarsa propensione offensiva"

di Alessio Tufano
per Bianconeranews.it
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Intervistato da Sportitalia, Angelo Di Livio ha parlato della stagione della Juventus: "Una squadra che ha segnato soltanto 45 reti ha evidentemente qualche problema in fase offensiva, e credo che su questo Giuntoli si concentrerà. Alla Juventus mancano soluzioni tattiche che favoriscano le punte, serve qualche idea offensiva in più, altrimenti è difficile essere pericolosi in zona gol. Non punto il dito soltanto contro gli attaccanti, anche se Vlahovic contro il Torino ha fallito due occasioni clamorose, ma credo che in generale questa Juve giochi troppo bassa e quando hai tanto campo da coprire poi è difficile andare a rete". In ottica futura però, secondo Di Livio, la Juve deve partire da basi certe: "I giocatori forti come Chiesa, Vlahovic e Bremer non possono essere ceduti, a loro aggiungo anche Yildiz, che è un patrimonio per il futuro, questo a prescindere da chi sarà l'allenatore. Thiago Motta? Potrebbe portare sicuramente un nuovo tipo di mentalità, e non sono d'accordo con chi lo considererebbe una scelta rischiosa, perchè ha già dimostrato di essere un allenatore di ottimo livello. Chiaro che allenare la Juve non è la stessa cosa di allenare il Bologna, ma io credo che i bianconeri farebbero bene a puntare su di lui". Infine un commento sulla stagione che volge al termine: "La qualificazione in Champions è importante, ma credo che alzare un trofeo come potrebbe essere la Coppa Italia darebbe un altro senso al campionato della Juventus, in quel caso Allegri avrebbe fatto il proprio lavoro e la palla passerebbe alla società".


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Martedì 30 Aprile 2024