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Difesa registrata, oltre 50 gol segnati e compromiso: così Ancelotti ha rivoluzionato il Real

di Giacomo Iacobellis
Fonte Dall'inviato a Madrid, Giacomo Iacobellis
Daniele Buffa/Image Sport
Daniele Buffa/Image Sport
Nove vittorie consecutive, primo posto in campionato a +8 sulla seconda dopo appena 16 giornate, primo posto nel Gruppo D di Champions League e qualificazione agli ottavi di finale conquistata con cinque vittorie in sei incontri. Così il Real Madrid di mister Carlo Ancelotti è tornato a far sognare in grande i suoi tifosi, tanto in Spagna quanto in Europa.

Non era facile gestire un'eredità pesante, anzi pesantissima, come quella lasciata a Valdebebas da Zinedine Zidane, ma il tecnico italiano e il suo giovane staff sono riusciti in poco tempo a guadagnarsi la fiducia dello spogliatoio merengue. Come? Nessun protagonismo eccessivo, tanto lavoro settimanale e un rapporto di fiducia reciproca. Sta proprio qui il segreto della rinascita firmata Ancelotti, con tanti valori individuali che hanno progressivamente riacquisito consapevolezza (vedi la crescita esponenziale di Militao in difesa), l'inserimento puntuale dei nuovi innesti (Alaba è già un leader) e la scommessa vinta coi giovani talenti brasiliani (Vinicius Jr., ma anche Rodrygo).

I risultati parlano da soli, non solo a livello di classifiche o statistiche. Dalla difesa registrata, con appena 18 reti subite nelle 23 partite stagionali giocate finora, a un attacco a dir poco prolifico che ha visto il Real andare a segno già 51 volte e per di più con numerosi calciatori differenti, fino al compromiso (che in italiano potremmo tradurre come "spirito di sacrificio") più volte celebrato in conferenza stampa: così, neanche a metà stagione, Carlo Ancelotti è già entrato nel cuore dei madridisti, a partire dai suoi stessi calciatori.

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Giovedì 28 Marzo 2024