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ESCLUSIVA TMW - Maradona compie 60 anni. Lo Bello: "Sapeva che con me poteva giocare tranquillo"

di Lorenzo Marucci
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Diego Maradona visto da un grande arbitro che lo ha diretto a più riprese negli anni Ottanta. Rosario Lo Bello dall'alto della sua esperienza racconta tanti aneddoti e soprattutto manda un augurio speciale a Diego. "Mi ricordo soprattutto il suo garbo - dice a TMW - mi hanno mandato una foto che mi ritrae con lui. Sto per ammonirlo e si vede Diego che ha le braccia dietro e ad un metro e mezzo di distanza. Quando si dice il rispetto...".
E il vostro rapporto com'era?
"Si approcciava così, con il giusto riguardo. Si sentiva tutelato come giocatore perchè ai nostri tempi i nostri grandi maestri avevano creato una bella scuola di arbitri. Il mio grande maestro Ferrari Aggradi, designatore degli anni '80 ha preso un gruppo da cui sono usciti Pieri, D'Elia, Amendolia, Lanese, Longhi. Nei raduni il suo credo aveva tre principi base: l'arbitro è il direttore di gara e della terna; le partite iniziano tutte dallo 0-0; le maglie hanno colori diversi ma sono tutte uguali".

Tornando a Maradona quali sono i ricordi che le vengono in mente?
"Il gol che segnò da metà campo al povero Giuliani contro il Verona. Quella era la mia centesima partita. Poi ricordo un Napoli-Milan dell'86-87 in cui Maradona dopo un lancio in area da sinistra stoppò il pallone al volo scartando il portiere e fece gol. Ci sono stati altri fuoriclasse in quel periodo ma ma quando Diego toccava palla, la accarezzava".
Alla fine che cosa le è rimasto di Maradona?
"Il rapporto era questo: io sapevo che era un fuoriclasse, lui sapeva che con me poteva giocare tranquillo. Nessuno gli avrebbe spaccato le gambe".
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Giovedì 28 Marzo 2024