Sembrerà un allenamento. Ma l'Inter non può sottovalutare la sfida intima col Ludogorets
di Simone Bernabei
Antonello Sammarco/Image Sport
L'Inter deve dare un segnale - Una difficoltà in più per i nerazzurri, che già a livello di attenzione e concentrazione avrebbero probabilmente lavorato a livello di minimo sindacale, visto il risultato dell'andata e la forza sterile degli avversari. Lo 0-2 della Huvepharma Arena lascia tranquilli e permette di affrontare l'eliminatoria senza particolari pensieri, ma come detto dai nerazzurri ci si aspetta comunque una prova convincente. Noi, ma soprattutto Antonio Conte. E i motivi sono molteplici. In primis per certificare quella 'crescita' da sempre invocata dall'ex ct. "Vogliamo diventare credibili", è il ritornello ripetuto da Conte nelle occasioni pubbliche. Ecco, per farlo occorre giocare con la testa anche certe partite, sai mai che uno possa perdere l'abitudine, altrimenti. E poi poche ore dopo, ancora una volta a porte chiuse seppur a Torino, l'Inter affronterà la partita probabilmente più importante (almeno fin qua) della stagione. Il Derby d'Italia contro la Juventus dirà molto del prossimo futuro interista in campionato. E oltre al rientro di capitan Handanovic servirà una prestazione al top anche dal punto di vista della prontezza fisica e mentale.
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