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Il futuro di Gudmundsson, la clausola, le alternative

di Fabrizio Biasin
per Linterista.it
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Ogni volta che escono le nuove maglie penso “che schifo, non mi piacciono”. Forse capita anche a voi. Poi le riguardo e penso “bah, perché non fanno una bella maglia nerazzurra come ai vecchi tempi e stop, ‘sti maledetti”. Poi la mostrano indossata da un giocatore qualunque e… “beh, già meglio, porcamiseria”. Infine ne vuoi una per tipo, ti sveni e finisce che dai ragione ai maestri incontrastati del design e del marketing. 
La prima casacca della prossima stagione mi pare bruttarella, con quelle strisce oblique sui lati. La seconda casacca mi pare anonima, con quel bianco spentuccio. La terza mi pare assai tamarra, con quell’arancione “sporcato” dalle macchie nere. Ebbene, sono certo che entro una settimana le vorrò tutte. Anche solo perché “stellate”.
Fine del preambolo, parliamo di cose serie.
Gudmundsson. Che l’islandese piaccia a Inzaghi, Marotta, Ausilio e pure a mia nonna è cosa nota. Che il ragazzo costi un bel trentone, pure. Che l’Inter al momento non abbia spazio in rosa, anche. Bene, come si fa a incastrare il tutto per far felice Simone Inzaghi da Piacenza? Non è affatto semplice. Per creare spazio bisogna trovare una destinazione ad Arnautovic che, al momento, nessuno sta accompagnando all’uscita di Appiano (a differenza di Correa che, pure, va piazzato in qualche modo). Per trovare il grano, invece, bisogna passare da una cessione minimamente corposa, attualmente individuata nel giovin Carboni che, però, l’Inter vorrebbe mantenere sotto controllo. 
E allora il piano è chiaro, ma di non facile applicazione: vendere Carboni in stile Fabbian, prendere il grano e girarlo al Genoa per imbastire un prestito con obbligo di riscatto “condizionato”.
Condizionato da cosa? Beh, intanto bisogna capire cosa accadrà all’islandese quanto a “rogne personali”. In autunno prenderà il via il processo d’appello in seguito alle accuse di violenza sessuale (assolto in primo grado); è evidente che un eventuale compratore abbia tutto l’interesse a tutelarsi, magari inserendo una clausola del tipo “noi lo prendiamo ma se poi finisce nei guai ci ridate il grano”. Il Genoa pare disposto ad accettare questo genere di condizione, ma cosa ne pensa lo staff tecnico? Cioè, perdere una pedina così importante a campionato avviato potrebbe comportare un discreto problema. Ecco perché sì, Gudmundsson resta giocatore assai gradito, ma occhio alle alternative. Ci sono, eccome se ci sono…
Ps1/ “Lautaro non ha la dimensione internazionale” (cit.). Due pere in mezz’ora di gioco in Copa America e tanti saluti ai detrattori. 
Ps2/ A settembre esce il film sull’Inter bi-stellata. Sogno un Davy Klassen candidato all’Oscar 2025 per il miglior attore non protagonista. 
E forza azzurri, oggi più che mai.


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