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Sanchez, Cardenas (ESPN): "L'Inter sbaglia a lasciarlo andare: dal Lecce in poi anche lui decisivo"

di Daniele Najjar
per Linterista.it
www.imagephotoagency.it
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C'è anche la firma di Alexis Sanchez, nello Scudetto dell'Inter. Non quella che tanti tifosi speravano dopo la sua stagione al Marsiglia, ma nemmeno così anonima come poteva sembrare in autunno. Alla fine il cileno si è visto soprattutto dalla primavera in poi, con spezzoni di partita fatti per mischiare le carte in partite più chiuse o per far rifiatare i compagni di reparto. A tabellino mette a referto 4 reti e 4 assist, forse troppo poco per aspettarsi una proposta da parte dell'Inter per rimanere. 

Ai microfoni de L'Interista è intervenuto in esclusiva il giornalista cileno - per ESPN - Maks Cárdenas, per parlare del Niño Maravilla e di quella che probabilmente sarà la chiusura della sua esperienza in nerazzurro.

Ti aspettavi di più da Alexis?

"Purtroppo Correa è stato decisivo anche nell'anno di Alexis. Se Inzaghi aveva sbagliato a concedere minuti all'argentino sul cileno un paio di stagioni fa infatti, in questa occasione il suo trasferimento al Marsiglia è stato ritardato così tanto che Sánchez ha saltato il precampionato con l'Inter".

E' stato importante secondo te?

"Sì, perché ha fatto sì che nelle prime 23 partite giocasse a malapena 200 minuti, considerando anche le ottime partenze di Thuram e Lautaro".

In questo Scudetto c'è comunque anche la sua firma?

"Dal momento in cui Simone ha deciso di schierarlo titolare a fine febbraio contro il Lecce Alexis è stato decisivo. Ha partecipato a sei gol in soli 383 minuti, una media di partecipazione al gol ogni 64 minuti. E al di là di ciò le statistiche dimostrano che il suo livello è ancora rimasto intatto. Fuori dal campo è un giocatore maturo che fa bene al gruppo e pretende competitività dai compagni".

Quale futuro?

"L'Inter sbaglierà ancora ripetendo degli errori già visti nella gestione di Correa e Sánchez, è una questione di vedere i numeri di ciascuno al Marsiglia, Tucu non ha fatto nemmeno una rete. Prendo come esempio Lautaro Martínez che è oggi l'emblema del club, un grande giocatore che dà il 100%, ma non ci sono dubbi che non sia nemmeno vicino ad essere il giocatore che è stato Alexis".

A questo punto è giusto separarsi? L'Inter è orientata su Taremi (e magari Zirkzee).

"Non per l'Inter, anche se per Alexis sì, chiaramente. Lo aveva già dimostrato una stagione fa, quando andò al Marsiglia e fu il miglior giocatore della squadra. Mi piacerebbe vederlo all'Udinese se resta nella categoria. Alexis ha un vigneto nella zona e adora andarci. Lui è affascinato dall'Italia e restare in Europa sarebbe l'ideale, anche se noi cileni probabilmente vorremmo rivederlo al River Plate".


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Lunedì 20 Maggio 2024