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Farris: "Le parole di Pioli sui due scudetti? Già risposto altrove, tanto adesso c'è l'Inter"

di Yvonne Alessandro
per Linterista.it
www.imagephotoagency.it
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14.54 - L'Inter non è mai sazia, nemmeno della seconda stella e purga pure i granata. A breve Massimiliano Farris in conferenza stampa per commentare il 2-0 inferto al Torino con la superiorità numerica, il giorno della festa scudetto.

15.08 - Inizia la conferenza stampa.

Vinto anche se senza turnover...

"Assolutamente sì, probabilmente era anche giusto concedere ai giocatori che hanno giocato di più in stagione. Credo che anche il nostro pubblico se lo aspettasse. Il Torino è una squadra molto seria, nel calcio di oggi l'inferiorità numerica è difficile da gestire. Ma anche oggi abbiamo fatto bene di fronte al nostro pubblico".

Ci spiega questa evoluzione di Calhanoglu?

"Sì, diciamo che è l'evoluzione del calcio. Calhanoglu è un giocatore totale, chiaro che è stato provato prima ma in precedenza c'era un altro giocatore in quel ruolo. Poi si è messo a disposizione per imparare, dalla fase di non possesso ai rientri, ma Calha è stato un bel muro davanti la difesa. E in una fase difensiva per una squadra che gioca come noi è fondamentale".

Sulle parole critiche di Pioli e i soli due scudetti dell'Inter?

"Penso che sia stato già risposto da altre parti. Comunque sono due scudetti, tre supercoppe, una finale di Champions...Stefano ha fatto il suo lavoro e un grande lavoro, però tanto adesso c'è l'Inter. Pensiamo solo a godercelo con la nostra gente".

Lei, milanese e interista, quanto lo è lo spogliatoio?

"Al 100%. Il tifo te la fa gustare e soffrire in una maniera particolare. Però abbiamo perso giocatori importanti e un gruppo di ragazzi fantastici con cui è stato un piacere quotidiano lavorare. Tanto è vero che noi dello staff ci trovavamo prima perché era piacevole condividere dei momenti, nei pranzi etc. È stato un piacere viverla con questi ragazzi".

Quando avete capito che l'Inter poteva vincere lo scudetto?

"Non è una partita di per sé. A Riyadh sapevamo di giocarci un'altra partita ma nella nostra testa sapevamo che c'era il campionato e a Firenze hai Barella fuori, ma chi entra fa una partita strepitosa. A termine di quel ciclo la squadra ha avuto uno slancio decisivo per tutto questo".

Siete consapevoli di aver creato un modello Inter?

"Il ciclo è aperto, negli anni abbiamo portato a casa tanta roba. Questo scudetto è un timbro. La società ci è stata vicino, il mister ha tenuto il timone dritto...abbiamo messo in piedi una cosa unica, non è semplice. Puoi avere le idee, ma se gli interpreti non riescono a interpretarle...".

Non ci sarà il rinnovo di Sanchez, ma lui può giocare ancora nelle big?

"Nessun dubbio. Se mi mettessi a parlare di lui farebbe ridere, la sua carriera parla per lui. Ma prima uomo e poi giocatore, nell'essere di squadra e dare consigli. Poi è un giocatore che disegna calcio, mi diverto con lui. Qui o altrove farà sicuramente bene".

15.17 - Finisce qui la conferenza stampa.


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