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Zanetti: "Lautaro sta bene a Milano. Lukaku? Scelta inaspettata. Su Zhang e Inzaghi..."

di Alessandra Stefanelli
per Linterista.it
www.imagephotoagency.it
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Ospite d'eccezione nel corso di 'Supertele' su DAZN. Ai microfoni di Pierluigi Pardo, il vicepresidente dell'Inter Javier Zanetti ha risposto così ad alcune domande sulla stagione nerazzurra e sul ventesimo Scudetto da poco conquistato: "Abbiamo mangiato in questi giorni, io non ho bevuto perché sono astemio. Comunque abbiamo festeggiato. Resta la felicità dei tifosi innanzitutto e il percorso fatto, credo che i giocatori con Inzaghi e lo staff abbiano fatto un grandissimo lavoro. Sapevamo che la squadra era forte, ma poi va dimostrato sul campo. I ragazzi ce l'hanno fatta".

La svolta qual è stata?
"Ci sono stati momenti difficili perché i risultati non arrivavano. Il fatto di essere arrivati in finale di Champions è stato un grande traguardo, poi abbiamo vinto come si è svolta la partita e abbiamo iniziato ad avere fiducia e consapevolezza. Abbiamo giocato alla pari e potevamo anche vincere".

Cos'ha cambiato Inzaghi?
"Ha portato tantissimo, le sue idee. La squadra giocava bene e divertiva, il mister ha portato serenità, calma, consapevolezza di essere una squadra forte. Si impegna tanto anche a bordo campo, ci tiene, i ragazzi lo seguivano in tutto e in campo si è visto".

Calhanoglu?
"Il nuovo ruolo gli ha dato grandissima fiducia, si sentiva grande protagonista. È stato molto importante in mezzo al campo ma anche in attacco e in difesa".

Thuram?
"Ausilio e Baccin lo seguivano da tanto, lo abbiamo aspettato. Non era facile inserirsi subito in un nuovo campionato, lui invece ha trovato subito un grande feeling con Lautaro e sta facendo bene".

Lukaku?
"La bravura di Lukaku nessuno la discute, con noi ha fatto bene. La sua scelta di non tornare è stata inaspettata, probabilmente avremmo fatto scelte diverse. Ma alla fine è stata una sfida anche per noi dover trovare delle nuove soluzioni".

Ha sentito Lautaro da Fazio?
"È contento a Milano e all'Inter, lo dimostra, ha grande senso d'appartenenza, si comporta da capitano in campo e fuori. Quando Milito lavorava nel Racing lo seguivamo, aveva 18 o 19 anni, mi ha stupito una partita dove ha fatto tre gol dove lui disse che era contento per i gol ma non per la sua prestazione. Un ragazzo di 18 anni che risponde così dimostra di avere qualcosa di particolare nella testa. Pensavamo che sarebbe andato all'Atletico Madrid, sembrava fatta. Un giorno mi chiama uno dei suoi procuratori, c'erano problemi con l'Atletico. Noi ci siamo inseriti e ora Lautaro è da 6 anni che è con noi. Ogni anno si è migliorato, ha trovato una continuità incredibile che fa la differenza".

Frattesi, Asllani e le altre seconde linee?
"Tutti avevano voglia di mettersi in mostra, abbiamo vinto tante partite nel finale perché ci credevamo fino alla fine. Ora bisogna continuare a migliorarsi. I presupposti ci sono, c'è un gruppo importante a livello tecnico e umano".

Il mercato?
"Dipende dalle possibilità che si presentano, la società è presente e forte, bisogna esserlo nei momenti di difficoltà. Penso ai momenti di difficoltà che ha avuto Inzaghi, se credi nell'allenatore diventa tutto più facile".

Zhang?
"Siamo in contatto sempre, era dispiaciuto di non poterci essere. Quando vede una società che funziona sicuramente è più tranquillo perché sa che il club è in buone mani".

Si può colmare questo gap con le grandi d'Europa?
"Se guardi la finale dell'anno scorso sembra che non ci sia, ma vedendo i presupposti in Premier ad oggi non possiamo competer. Dobbiamo essere anche noi bravi per una sfida nostra a portare i giocatori funzionali che sappiano mettersi la maglia dell'Inter e dare il loro contributo. Quelli che abbiamo preso fin qui ci hanno dato ragione, vedremo cosa succederà ora".

Pensa ancora al ko contro l'Atletico?
"C'è sempre una lezione da imparare, c'è rammarico perché potevamo passare e non abbiamo sfruttato le occasioni. La Champions è una competizione di dettagli e non è facile contro squadre insidiose come l'Atletico Madrid".

Un po' di telefonate per i big sono arrivate?
"Tante... È normale dopo una stagione così. Noi però sappiamo che i ragazzi sono felici qui, lo scorso anno ci aspetta una stagione con tantissime partite e noi speriamo di poter tenere tutti".

Icardi lo sente ancora?
"È da tanto che non lo sento, mi capita di vederlo a Milano, lo incontro sempre volentieri".

Ora dovete aprire un ciclo.
"Noi non dobbiamo aprire un ciclo perché secondo me il ciclo lo abbiamo aperto con Conte. Siamo stati bravi tutti gli anni a rinforzare la squadra e a rimanere competitivi".

Lo Scudetto perso contro il Milan?
"Una grande occasione persa ma nel calcio può capitare, sono stati bravi loro ad approfittarne".


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Domenica 19 Maggio 2024