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Branchini: "La riforma-Abodi sul controllo delle società nasce dalla situazione dell'Inter"

di Marco Corradi
per Linterista.it

Nel suo intervento ai microfoni di Tuttomercatoweb, l'agente Giovanni Branchini commenta la notizia riguardo la riforma proposta dal Ministro dello Sport Andrea Abodi, che vorrebbe istituire un'agenzia di controllo sui conti e i bilanci delle società calcistiche italiane. Di seguito le sue parole: "A me vengono in mente tre cose, essenzialmente. La prima è che questa iniziativa nasca da tutti i commenti sulla situazione economica e societaria dell’Inter. Il dominio di questo Club la bravura, innegabile, di Marotta & co, sommati alla previsione di ulteriori futuri successi possono avere smosso dubbi e suscitato questa voglia di togliere il potere dell'autocontrollo al mondo del calcio.

L'altra che mi sovviene - spiega Branchini - è legata alla totale sfiducia in quegli organismi federali che dall’esterno sono da tempo oggetto di molte critiche non sembrando né attenti né severi. Pochi credono nella giustizia sportiva, e alcuni non hanno la fiducia necessaria nel comportamento della Covisoc, purtroppo. I vertici della Federazione sono sempre stati consapevoli dei dubbi nei confronti di quelle strutture e si sono sempre impegnati, a parole, a migliorare le cose, ma noi viviamo una realtà per cui tutte le energie sono assorbite dalle beghe interne. Non c'è nessuno sforzo, in assoluto, di autoregolamentazione, di pulizia, di controllo. Quindi ti viene da giustificare quello che normalmente, in un mondo idealisticamente funzionante non dovrebbe accadere. Lo sport deve avere autonomia, ma anche l'onestà di investire sul controllo, sul rispetto delle norme vigenti. Noi agenti da quindici anni denunciamo come vengano comprate le procure dei giovani calciatori e nessuno muove un dito nonostante ciò rappresenti una chiara infrazione alle regole".

E la terza?

"Noi tutti auspichiamo che qualcuno faccia irruzione alla FIFA e la obblighi a fare il suo dovere, poi faccia lo stesso con la UEFA. Avrebbero il potere, le strutture e i mezzi economici per gestire e regolamentare il nostro mondo ma sono troppo preoccupati di organizzare eventi, produrre proventi e mantenere il seggiolino. Non si dovrebbe gridare allo scandalo se un ente superiore decidesse di farlo…".

Come finirà?

"Porre un cieco diniego e un rifiuto così totale... è politicamente comprensibile e forse anche “dovuto” ma non mi sembra strategicamente nobile come reazione. Ciò nonostante ho da sempre grande fiducia nella persona del Presidente Gravina e mi auguro che saprà gestire al meglio anche questa piccola crisi".


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Domenica 19 Maggio 2024