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Lautaro e la Carica dei 101: l’Inter esagera, Lecce stracciato 4-0

di Yvonne Alessandro
per Linterista.it
www.imagephotoagency.it
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Senza Calhanoglu e Thuram, l'Inter espugna il 'Via del Mare'. Simone Inzaghi stravolge la sua Inter concedendo una chance enorme alle seconde linee di dimostrare il proprio valore. Lecce spavaldo e volenteroso nelle prime battute di gara, ma alla prima rete di Lautaro al 15' si è completamente sciolto. Frattesi, la doppietta del Toro (per il 101esimo gol in Serie A) e l'incornata di De Vrij incoronano i nerazzurri come vincitori indiscussi del match, al decimo successo consecutivo del 2024. Sono di nuovo 9 i punti che separano la Juventus dall'Inter prima in classifica. La galoppata verso lo scudetto prosegue senza interruzione e distrazione alcuna, e fra due giorni e mezzo c'è il jolly recupero con l'Atalanta. 

Lecce spavaldo, Lautaro stappa il match 

Simone Inzaghi si è lasciato andare ad un turnover pesante, seppur ponderato, per i numerosi impegni all’orizzonte e alcune defezioni importanti (Sommer, Calhanoglu e Thuram su tutti). Sette i cambi rispetto alla formazione stellare che ha battuto i colchoneros di Diego Simeone, stravolgimento strutturale che si intravede nei primi minuti di gara al ‘Via del Mare’ con intesa e distanze da limare. I primi pericoli vaganti sono nati da un paio di punizioni lato Inter e Lecce, seppur troppo poco per considerarle azioni da gol. Ma va dato atto al pressing alto dei pugliesi, che ha saputo spezzare il ritmo dei nerazzurri, un po’ compassati e a fatica nelle prime battute di gara. Tuttavia la storia recente del campionato insegna quanto l’Inter sia abile a purgare gli avversari al minimo errore, proprio come accade al 15’.

Una gestione sbagliata di Touba ha permesso ad Asllani di ripartire, riciclando il pallone e disegnando un’imbucata d’esterno per Lautaro: l’argentino ha aperto il destro, punito Falcone in estirata, 1-0. Smacco per i leccesi visto l’inizio convinto e coraggioso, tant’è che prima Sansone e poi Krstovic hanno provocato più di un fastidio dalle parti della retroguardia nerazzurra. Scarsa attenzione mista a leziosità in alcuni passaggi di campo dei nerazzurri, specie dopo alcune riconquiste di palla, anche se il Lecce non è mai riuscito a inventarsi la giocata giusta per bucare Audero. La partita è scivolata dalla parte della ciurma di Inzaghi, che al termine dei due minuti di recupero è rientrata negli spogliatoi con un gol di vantaggio.

Blin sfiora il pari, Frattesi sfonda

La temperatura del match ha rialzato immediatamente il livello di calore con lo spauracchio di Blin in tuffo tutto libero in area a sfiorare la rete del pareggio. Quale choc visivo invece la volée mancina improvvisa dopo tre minuti di Dimarco che ha testato i riflessi di Falcone, tornato a subire come tutto il Lecce dopo il riassestamento dell’Inter. Le urla ripetute di Simone Inzaghi hanno scosso a dovere i nerazzurri, tornati ad assaltare in velocità e verticalmente la retroguardia di D’Aversa, ceduta sul cross tesissimo di Sanchez per l’aggressione sul primo palo di Frattesi.

Due a zero al 54’, non impeccabile Falcone che dopo appena due minuti di orologio è stato nuovamente punito da Lautaro su percussione incredibile di un Frattesi ispirato. Tris tagliagambe e, per ragioni matematiche, il 101esimo gol in campionato del Toro. Un moto d’orgoglio improvviso ha fatto sfiorare con dita il gol della bandiera per il Lecce, tra la prodezza da distanza siderale di Piccoli al tentativo del subentrato Banda. 

Inter straripante, Lecce sfortunato

Ma senza una falla nella difesa nerazzurra per i padroni di casa rimontare è diventata una sfida sempre più impossibile, mentre Inzaghi si è potuto concedere una sfilza di ricambi per giostrare il match e centellinare le energie. Anche nel momento più blando del match però i nerazzurri hanno gestito e alzato a preferenza il ritmo, quando da un semplice corner dalla bandierina Dimarco ha trovato l'incornata di De Vrij per il 4-0 finale.

Tutto impacchettato con fiocco per un risultato tondo, da sorrisoni in casa Inter per quella che vale la decima vittoria consecutiva in tutte le competizioni nel 2024. E il distacco reimpostato a +9 sulla Juventus. La seconda stella è lì, Simone Inzaghi e i suoi ragazzi devono solo continuare con questo moto perpetuo. 


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