Menù Notizie

Alla fine arriva il CONI: storia di un rimpallo di responsabilità. Aspettando l'ultimo atto

di Ivan Cardia
Foto
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Alla fine arriva il CONI. Che ferma tutto, più o meno: perché la decisione sia effettiva è necessario infatti attendere un nuovo DPCM che aggiorni quello emanato nella notte tra sabato e domenica, o che le singole federazioni agiscano di conseguenza. In ogni caso, il massimo organismo sportivo italiano, presieduto da Giovanni Malagò, ha detto la sua: lo sport italiano deve fermarsi fino al 3 aprile, e di conseguenza anche il calcio. Le porte chiuse non bastano, ma come si è arrivati alla necessità di un intervento di questo tipo? Se nel corso della scorsa settimana la decisione di giocare a porte chiuse era stata accolta in maniera più o meno pacifica, nel weekend si è invece andati incontro a una rapida escalation. E tutto nasce proprio da quel decreto, con il quale il governo, di fatto, non si era preso la responsabilità di fermare il calcio. Adesso la palla torna all'esecutivo.

Dalla bozza al decreto - Del pasticcio comunicativo si occupano altri media, sta di fatto che intorno alle 20,30 di sabato 7 marzo inizia a circolare la bozza di un Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che diventerà poi ufficiale nel corso della notte. Il provvedimento amplia la zona rossa a tutta la Lombardia e a 14 province italiane tra Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Marche. Per quanto riguarda il calcio, e lo sport in generale, si legge: "resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse". Si va avanti, senza tifosi. Il presidente dell'AIC, Damiano Tommasi, interviene in senso contrario: "Fermiamo il campionato".

Il ministro Spadafora: "Il calcio si fermi" - A pochissimi minuti dall'avvio di Parma-SPAL, con i giocatori già pronti a entrare in campo (e le panchine sedute), il ministro dello Sport raccoglie l'appello di Tommasi. Credo sia dovere del presidente della FIGC, Gravina, un supplemento di riflessione, senza attendere il primo caso di contagio, prima di assumersi questa gravosa responsabilità". Spadafora, che attacca anche la Lega Serie A e Sky per la mancata possibilità di trasmettere Juve-Inter in chiaro (ma le norme non lo consentono). La sfida tra ducali ed estensi, per la cronaca, si gioca, seppure con ampio ritardo rispetto al suo avvio programmato, così come l'intera giornata di Serie A e degli altri campionati professionistici.

La FIGC convoca il consiglio straordinario - Tante le conseguenze delle parole di Spadafora. Dall'AIC inizialmente filtra la bozza di un comunicato di sciopero che poi non avrà seguito, mentre la Lega Serie A nel pomeriggio attacca duramente l'operato del governo e della stessa assocalciatori. La federcalcio del presidente Gravina, intanto, ha già comunicato la convocazione di un consiglio federale straordinario per martedì 10 marzo (domani) in cui decidere se fermare o meno il calcio italiano.

Malagò annuncia la riunione CONI - Nella tarda serata di domenica, ecco l'intervento del presidente del CONI: "Domani chiamerò i presidenti delle federazioni degli sport di squadra e faremo un ragionamento univoco, non si possono vedere campionati che vanno avanti e campionati si fermano. La Lega Serie A non è la prima mandataria, ma è su delega della Federazione. La Federazione si assume le sue responsabilità, come quella di giocare a porte chiuse, cosa che il decreto permetteva, anche se Spadafora ha chiesto di fermare tutto. La Federazione può confermare di andare avanti o meno, ma tutti devono andare nella stessa direzione, tutti gli sport. Io dico che tutti gli sport devono andare verso la stessa direzione, mi pare che il Paese lo stia chiedendo”.

Arriva lo stop, non ancora effettivo - Le ultime sono cronaca recentissima. Oggi al CONI, in buona parte in conference call, il presidente Malagò e i presidenti delle varie Federazioni sportive trovano l'unità di intenti su un punto: lo sport deve fermarsi sino al 3 aprile. Perché la decisione sia effettiva serve un nuovo decreto del governo, a correzione di quello attualmente valido: un nuovo capitolo, in questo caso inevitabile, di un rimpallo di responsabilità infinito in cui fin qui nessuno ha messo un punto. Adesso? Lo stesso ministro Spadafora ha già fatto sapere di essere il lavoro, in assenza del suddetto decreto alla stessa decisione il calcio sarebbe comunque arrivato con ottime probabilità nella giornata di domani. Che a questo punto diventerà decisiva per altre questioni, soprattutto per ribadire all'esecutivo la necessità di un sostegno economico all'intero movimento, nonché per capire cosa succederà con le coppe europee e con gli Europei. A patto che il decreto ferma-calcio arrivi una volta per tutte.

Altre notizie
Venerdì 3 Maggio 2024
21:37 Serie A De Zerbi parla chiaro: "Mi piacerebbe restare al Brighton. Parlerò col proprietario" 21:33 Serie A Torino e Bologna non si fanno male nel primo tempo. 0-0 al 45', traversa di Sanabria 21:30 Serie A Napoli, la strada per Jonathan David è in salita: vuole uno stipendio da top 21:27 Calcio estero Ligue 1, il Montpellier espugna 2-1 il campo del Tolosa e lo aggancia in classifica 21:23 Serie A Milan, tre nomi portoghesi per la panchina. C'è anche Ruben Amorim dello Sporting
21:19 Calcio femminile Milan, a giugno torneo in Messico per la squadra femminile: sfiderà Pachuca e Monterrey 21:15 Serie A Fiorentina, Sottil operato per la frattura della clavicola: la nota del club 21:11 Calcio estero Betis, Nabil Fekir lascia aperta ogni porta per il suo futuro: "È il calcio, ci sono le voci..." 21:08 Serie ATMW Radio Lucchesi: “Fiorentina poteva fare almeno un gol in più. Italiano? Uno dei più bravi in Italia” 21:04 Serie C Pro Sesto in Serie D, la nota del club: "Commessi tanti errori, i correttivi sono stati tardivi" 21:00 Serie A Napoli, seduta in vista dell'Udinese: Juan Jesus a parte, terapie per Zielinski 20:56 Calcio estero L'Amburgo rimanda la festa promozione del St. Pauli nel derby di Zweite Bundesliga: 1-0 20:53 Serie A Cagliari, Ranieri sugli infortunati: "Nandez, Dossena e Oristanio un po' meglio, Yerry Mina meno..." 20:49 Serie B Cremonese, Castagnetti: "La battuta sui caroselli? Non volevo mancare di rispetto" 20:48 Altre Notizie 'Caro Maestro' racconta Maestrelli, Malagò: "E' patrimonio del calcio" 20:45 Serie A Torino, Vojvoda prima della sfida con il Bologna: "Vogliamo fare un regalo ai nostri tifosi" 20:42 Altre Notizie Fiorentina, Dini: "A Bruges sarà battaglia" 20:41 Serie A Bologna, Castro: "In Italia ci sono difensori di alto livello, come Buongiorno e Calafiori" 20:38 Serie A Motta: "Saelemaekers ha cercato di mettersi in gioco. Elogi di Juric? Felice a livello umano" 20:34 Serie C SPAL, suggestione Magalini per il ruolo di ds. Ma Colombino resta in pole 20:30 Serie A TOP NEWS ore 20 - Le ufficiali di Torino-Bologna. Benfica su Palladino 20:26 Calcio estero Barcellona, è fatta per il rinnovo di Sergi Roberto: annuncio atteso settimana prossima 20:23 Serie A Torino, Juric: "Differenze col Bologna? Fatico a rispondere. Loro hanno sintonia fantastica" 20:19 Serie B Modena, altra tegola in difesa per Bisoli: si ferma Oukhadda per un problema muscolare 20:15 Serie A Bologna, Castro prima del Torino: "Vicini al sogno. Non abbiamo testa alla Champions" 20:12 Serie A Vojvoda: "Il Grande Torino ha lasciato una legacy incredibile. Orgoglio la maglia per loro" 20:08 Serie ATMW Svelato al Filadelfia il pennone dedicato a Egri Erbstein: fu dt del Grande Torino 20:04 Serie CUfficiale Catania, nuovo ingresso in dirigenza: ecco Sinatra. Si occuperà del marketing 20:00 Serie ATMW News L’Atalanta “vede” la finale. Roma, ora serve quasi un miracolo 19:56 Serie A Ag. Dragusin: "Non resta al Tottenham se non gioca. Sarebbe onorato di lavorare con Conte"