Tra Pallone d'Oro, Belgio, questione centravanti e ko con la Spagna: parlano Mancini e Jorginho

"Per me il Pallone d'Oro deve vincerlo Jorginho". E' categorico Roberto Mancini in apertura di conferenza stampa quando gli si viene chiesto chi voterebbe tra i cinque calciatori della Nazionali che figurano tra i candidati per il massimo riconoscimento individuale del mondo del calcio. Loro sono lì perché sono bravi, non per merito mio". E Jorginho in questo premio ci spera eccome, perché ci pensa da quand'era solo un ragazzino: "Quale bambino non sogna di vincerlo? Sognare in piccolo e sognare in grande è la stessa cosa, quindi meglio sognare in grande".

Questione centravanti.
Dall'individuo al collettivo, nella conferenza congiunta del commissario tecnico e il centrocampista azzurri si affronta anche il tema caldo di questi giorni: l'assenza di un centravanti e la soluzione falso 9 che non ha dato i frutti sperati con la Spagna: "Non è un grande problema questo. Nel primo tempo - le parole di Mancini - la squadra stava giocando bene, ha avuto un paio di occasioni per fare gol. Voi a volte parlate del finto nove, ma Insigne e Chiesa sono attaccanti, non sono giocatori difensivi. La squadra gioca e attacca, poi quando siamo rimasti in 10 è cambiato tutto. E' chiaro che un po' il possesso palla glielo devi concedere, ma bisogna anche rispettare le qualità degli avversari".

Dal k.o. con la Spagna alla finalina col Belgio.
Che differenza ha visto Jorginho in campo contro la Spagna tra la semifinale di Wembley e mercoledì sera? Al di là del risultato, ovviamente, il centrocampista della Nazionale sottolinea come "Nella gara dell'Europeo facevamo molta più fatica, mercoledì eravamo messi bene, stavamo recuperando bene. Poi i dettagli cambiano il percorso della partita a questi livelli". E quando gli si chiede del Belgio che potrebbe sottovalutare il valore della partita, l'ex Napoli non ha dubbi: "A me interessa come affrontiamo noi la partita. Come la affrontano Courtois e il Belgio ci interessa poco, sinceramente". Un pensiero a cui si allinea anche Mancini: "Noi dobbiamo guardare innanzitutto alle condizioni fisiche di diversi giocatori. Sicuramente qualcosa cambieremo, il Belgio è primo nel Ranking e quindi non avrà problemi per il sorteggio Mondiale, mentre noi dobbiamo vincere".

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