La vigilia di Real-City: Ancelotti pensa al futuro, Guardiola vuole tornare in finale
A un passo dalla finale. Carlo Ancelotti proverà ancora una volta a fare la storia: stasera, il suo Real Madrid affronterà il Manchester City di Pep Guardiola, cercando un'impresa molto difficile. Il 4-3 dell'Etihad lascia apertissimi i discorsi di qualificazione ma gli inglesi, nella gara d'andata, sono sembrati superiori. I Blancos arrivano all'appuntamento carichi, forti anche del titolo di campione di Spagna conquistato nell'ultimo weekend.
Qui Real Madrid - La vigilia degli spagnoli è stata caratterizzata dalle dichiarazioni del tecnico emiliano, che ad Amazon Prime ha confessato a sorpresa di aver preso in considerazione l'idea di smettere di allenare quando terminerà la seconda avventura al Real. Nel futuro, però, potrebbe esserci una Nazionale, "magari il Canada", come ha detto scherzosamente. In conferenza, però, si torna ai temi di attualità: da Benzema alla possibile coesistenza tra Mbappé e Vinicius, Re Carlo è apparso come sempre tranquillo e determinato. A tesserne gli elogi ci ha pensato Luka Modric: "È uno dei più grandi allenatori del calcio".
Qui Manchester City - Pep Guardiola cerca la seconda finale consecutiva e un trionfo che manca da ormai 11 anni. L'ex tecnico di Barcellona e Bayern Monaco però sa che non sarà facile battere un avversario con la storia del Real, abituato a giocare partite di questo tipo:
"Bisognerà fare molto di più che vincere due gare", una frase che dice tutto sull'approccio che dovranno avere gli Sky Blues nonostante il vantaggio di un gol. Anche Kevin de Bruyne è d'accordo con il suo allenatore: "Sarà una partita diversa rispetto a quella dell'andata". Insomma, grande rispetto da ambo le parti e una certezza: ci sarà di nuovo da divertirsi.