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La sfida 'salvezza' con lo Spezia, lo sfogo post Milan e i cambi in formazione: parla Allegri

di Marco Conterio
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© foto di Insidefoto/Image Sport

Dalla sala conferenze dell'Allianz Stadium di Torino ha parlato Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, che ieri ha presentato con queste parole la gara contro lo Spezia.

Ha in mente rotazioni?
“Domani ci saranno dei cambi. Lo Spezia è una squadra che ha vinto a Venezia creando molto, gioca senza troppe preoccupazioni e poi giocare nel suo stadio non è mai semplice. Dobbiamo essere mentalmente e fisicamente come loro e poi chiaramente alla lunga le qualità dovranno venir fuori”.

Come sta Morata?
“Morata sta bene, l’unico out è Chiellini che è mezzo febbricitante: oggi sta già meglio ma preferisco tenerlo a casa. Gli altri stanno bene, serve far una vittoria. Anche domenica i ragazzi hanno fatto una bella prestazione, nel secondo tempo sbagliamo troppo tecnicamente e sono momenti che poi ti trascini. Era da 60 anni che la Juve non aveva 2 punti dopo 4 partite. Bisogna cercare una vittoria per poi vedere le cose in un altro modo".

Sulle immagini dello sfogo?
“Normale che uno sfogo post partita ce l’ho anch’io che sono umano, anche se sono uno distaccato e lucido. Il riferimento è che quelli che vanno in panchina devono essere determinanti quando entrano, come approccio alla partita. Non possiamo rischiare di giocare in 10. Esigo il rispetto di chi entra per dare una mano ai compagni. È un senso di rispetto per chi sta in panchina, di responsabilità. Bisogna essere pronti. Quando ero piccolo mi hanno sempre detto che quello che conta è il campo, è molto più semplice di quello che sembra”.

Si è dato una spiegazione del crollo nei secondi tempi?
“Non possiamo sbagliare troppi passaggi, bisogna farli con tempi e ritmi giusti. Ho rivisto la partita e domenica nel secondo tempo abbiamo sbagliato otto palle gratuite dal 45° al 52°. Le occasioni poi le abbiamo avute noi, se sbagli tecnicamente a calcio alla lunga la paghi. Poi dopo l’angolo la poteva perdere e abbiamo avuto la fortuna di non perderla, ecco perché qui momenti della partita vanno fatti meglio”.

Bentancur è in difficoltà?
“Non è in difficoltà, ha fatto una buona partita. Rabiot ha fatto una grandissima partita, poi gli manca la cattiveria con tutte le qualità che ha di tecnica, corsa e forza. Fino al momento dell’angolo il Milan ha rimbalzato su di noi, nel secondo tempo abbiamo fatto errori gratuiti”.

La personalità deriva da una squadra troppo giovane?
"Non parliamo di squadra giovane. Parliamo di una squadra con giocatori molto bravi e poi c'è chi ha esperienza e chi meno esperienza. I giovani hanno 18 anni, non 23-24.. Diciamo poi che a livello internazionale, l'esperienza di Alex Sandro, Bonucci, Cuadrado, non ce l'ha Locatelli. E Locatelli ne ha giocata una con il Malmo l'altro giorno in Champions. La Juve ha giocatori con esperienza e con poca esperienza, i giovani sono un'altra roba".

Un mancata vittoria con lo Spezia vi obbligherebbe a cambiare obiettivi?
“Parlare di obiettivi a lunga scadenza non ha senso, serve concentrarsi su domani, a vedere la classifica è una scontro salvezza. Pensiamo a domani, poi vedremo cosa abbiamo fatto”.

Quanti cambi domani?
“Tatticamente non cambia niente, domani Chiesa partirà titolare assieme a De Ligt. Quindi due già li ho cambiati”.

Difesa a tre possibile?
“La mia Juve non ha mai difeso a tre, l’ha sempre fatto a quattro. Poi dipende dalla squadra che affrontiamo per avere più uomini in zona palla. Le difese a tre non esistono, o a quattro o a cinque. A tre non difende nessuno se no prendi gol sempre. Non sono abbastanza per coprire il campo”.

I recuperi di Arthur e Kaio e Jorge?
“Procedono bene, dopo la sosta dovrebbero essere con la squadra”.

È un po’ arrugginito?
“No come tutte le cose serve tornare al lavoro, mi sono già abituato. Son sempre stato abituato che meno si parla dei problemi e più velocemente si trovano le soluzioni. In questo momento c’è solo da fare”.

Chiarimento tra Szczesny e Rabiot?
“Non c’è nervosismo, è normale che possa esserci motivo di discussione ma nello spogliatoio è sempre successo. Ma anche durante l’allenamento c’erano un po’ di scazzottate una volta. Domenica abbiamo sbagliato sul calcio d'angolo e la prossima volta faremo sicuramente meglio. Chiesa sta sul palo e deve stare sul corto mentre Rabiot due metri dopo e Szczesny si è arrabbiato per questo. Il calcio è fatto di questi dettagli”.

L’inserimento di Locatelli come procede?
“Bene ma anche Manuel non è abituato a giocare ogni tre giorni. Quando sei alla Juve è la normalità farlo, serve trovare un equilibrio mentale e fisico diverso. Un conto è giocare contro il Milan con il Sassuolo, un conto con la Juve che poi tre giorni dopo hai un'altra partita”.

Chiesa deve lavorare sulla fase difensiva?
“Il nostro obiettivo è quello di migliorare singolarmente i giocatori. Anche Chiellini si mette in discussione, figuriamoci gli altri con meno esperienza. Chiesa punta la porta e tira ma poi ci deve mettere lo smarcamento, non giocare tutte le palle a cento all'ora. Fa parte della lettura delle partite altrimenti al sessantesimo lo devi buttare via. Ha qualità straordinarie di base. Anche Rabiot deve finalizzare di più, non può fare 3 gol all’anno ma deve farne 10-12. Tutti bisogna migliorare, anch’io”.

Come si allena la gestione di ogni pallone? Funziona martellarli costantemente?
“Non è questione di martellamento. Faccio delle valutazioni con i giocatori altrimenti non crescono, è normale che in certi giocatori che hanno meno esperienza paghiamo. Stiamo lavorando tutti insieme per arrivare a obiettivi importanti”.

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Giovedì 2 Maggio 2024
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