Il Monza spaventa l'ex Palladino, ma la Fiorentina reagisce. Gosens timbra al rientro in A
Sia Fiorentina che Monza devono rimandare l’appuntamento con il primo successo del loro campionato, al Franchi finisce 2-2 una partita dal copione incerto. L’occasione sembrava buona per i viola dell’ex Palladino - contestato dai suoi tifosi fino a giugno - ma in realtà l’andamento della sfida ha raccontato i brianzoli capaci di andare sopra di due gol nel primo tempo, salvo poi essere ripresi. Kean, appena prima dell’intervallo, ha reso meno impossibile il compito nella ripresa ai suoi, capaci di agguantare il pareggio però solo nel recupero inoltrato, grazie al colpo di testa di Gosens, subito in grado di timbrare nel giorno in cui ha fatto il suo ritorno in Serie A, partendo anche da titolare.
Palladino ha così analizzato la gara: "Stavolta parliamo prima del bicchiere mezzo vuoto: i primi 20 minuti sono stati molto positivi, c'era l'atteggiamento giusto e non è stato il problema dell'approccio. Ma alla prima palla messa dentro abbiamo preso gol e ci è venuto timore di giocare: quello non deve succedere, mi interessa la reazione e su questo devo lavorare. Però siamo stati bravi: sotto 2-0 potevamo crollare e invece siamo rimasti in partita. Bravi poi a riaprirla, eravamo in comando della gara e avevo la sensazione di poter pareggiare da un momento all'altro, peccato averlo fatto alla fine. Mi è piaciuto però lo spirito e il sacrificio, è una squadra di grandi valori umani. Migliorare gli aspetti di gioco è compito mio".
Questa invece la visione del suo opposto, nonché successore sulla panchina del Monza, Nesta: "C'è tanto rammarico. Eravamo 2-0, nel secondo tempo però abbiamo rinunciato a giocare. Avevamo fatto 3-4 azioni interessanti, nella ripresa abbiamo dato palla a loro: non puoi fare 45 minuti in area e sperare di farcela, non puoi correre dietro agli avversari tutto il tempo. Serviva un secondo tempo diverso".