Quer pasticciaccio brutto di Spezia-Lazio: l'audio del VAR e la sospensione di Nasca-Pairetto
"Non ripartire, aspetta". Pare che Luigi Nasca, VAR di Spezia-Lazio, ci abbia provato. Troppo flebile la voce, o magari un errore di comunicazione. Sta di fatto che Luca Pairetto non ha aspettato, è andato avanti per la sua strada e ha convalidato il gol in fuorigioco - più che palese - di Francesco Acerbi. Entrambi rimarranno fermi sino al termine della stagione, a differenza del guardalinee: il segnale che, più dell'errore innegabile, pesa il difetto di comunicazione tra arbitro di campo e arbitro di monitor.
Quer pasticciaccio brutto. L'ennesima polemica di cui l'AIA avrebbe fatto a meno, tale da rimettere in discussione l'utilità della tecnologia: se il VAR non serve a evitare un errore chiaro e aggiungiamo grossolano come questo, a che serve? Domanda di pancia, la ragione spinge da un'altra parte. Ma qualche correttivo, al di là delle spiegazioni che darà Rocchi a fine stagione, quando potrebbe rendere pubblico l'audio della conversazione - a differenza di quanto accaduto in altri episodi "caldi" in passato - diventa necessario.
Tornare indietro non si può, andare avanti sì.. L'errore resta, di dimensione tale da portare addirittura a una polemica fra la Lazio e la Roma, non parte in causa in maniera diretta ma con Mourinho a prendersi anche una scena non propriamente sua. L'intervento migliore, quello di Philip Raymond Platek Jr, presidente dello Spezia: "Errore grave e inaccettabile, anche se non possiamo tornare indietro nel tempo". Appunto, però andare avanti si può e si deve: capire cosa non ha funzionato e perché. E soprattutto spingere sulla comunicazione: in altre situazioni, ammettere subito l'errore ha quantomeno disinnescato le polemiche. Fare chiarezza subito, senza attendere fine staginoe, in un quadro di decisioni comunque più reattive e proattive del passato, aiuterebbe.