Fiducia confermata e Juve da Champions. Poi il futuro: Allegri traccia la strada
Parole sul presente, con un occhio al futuro e la Champions da centrare a ogni costo. Massimiliano Allegri ha tracciato la strada in vista degli ultimi due mesi della stagione della Juventus, poi sarà tempo di pensare a mercato e contratti. Il tecnico ha parlato per prima cosa della fiducia che la società gli ha confermato, alla vigilia della sfida contro la Lazio: "In questo momento dobbiamo restare focalizzati sul finale di stagione, abbiamo buttato tanti punti di vantaggio che avevamo sulle quinte, sette punti nelle ultime otto partite, solo 13 punti nel girone di ritorno. Abbiamo 9 partite per consolidare uno dei tre posti Champions che sono rimasti. Poi c'è la Coppa Italia, martedì abbiamo una gara importante con la Lazio. Sono contento che la società mi abbia rinnovato la sua fiducia, non avevo alcun dubbio su questo, ma in questo momento bisogna restare focalizzati sul presente perché inizia questo importantissimo rush finale".
Testa alla Lazio dunque, con Vlahovic e Milik che non ci saranno. Spazio allora a Moise Kean, con Allegri che ha affermato: "Mi aspetto molto, lui ha anche l'obiettivo di fare bene per guadagnarsi un posto per l'Europeo. Doveva andare via, poi è rimasto e si è messo apposto. Partirà titolare, sono sicuro potrà fare una buona partita".
Critiche sì, e una Champions fondamentale: "Le parole di Scanavino mi hanno fatto piacere, assolutamente sì, perché rappresentano il pensiero della società. Quando ci sono questi momenti le critiche vanno accettate. Vanno accettate sempre, in questo momento ancora di più. In questo momento abbiamo conquistato meno risultati, nel girone di ritorno stiamo facendo non bene. Il calcio ti dà la possibilità di rovesciare il momento negativo e noi dobbiamo lavorare per invertire il trend, abbiamo un obiettivo troppo importante da raggiungere. La Juventus il prossimo anno deve giocare la Champions, poi c'è il Mondiale per Club. Ma l'obiettivo Champions non ci deve sfuggire".
Infine il traguardo delle 500 panchine in Serie A, da festeggiare nel migliore dei modi: "Vedo la voglia, la passione e l'amore che ho per questo sport. Frequento i campi da calcio ormai da 47 anni. Prima si iniziava a 10 anni, ora già a 5. Sto diventando diversamente giovane e sono contento di quello che ho fatto, ma allo stesso tempo ho tanta voglia di divertirmi ancora e stare sui campi. Altrimenti mi annoierei. Ora l'importante è pesare a domani e questi 55 giorni che devono essere uno stimolo per noi".