Dall'amore per l'Atalanta all'arrivo di Lukaku: a tutto Tuchel dal palco del Festival di Trento
Dal palco del Festival dello Sport di Trento, nella giornata appena conclusasi, è intervenuto il tecnico campione d'Europa Thomas Tuchel. Per il tedesco è stata l'occasione di tornare sulla sconfitta in Champions League contro la Juventus: "Abbiamo fatto sì che la Juventus credesse così in se stessa - ha detto -: ma non è che non si sono meritati la vittoria, solo che con l'Atletico non avevamo fatto sbagli. Lì siamo stati pazienti. Ovviamente accettiamo la qualità, la storia e la tattica dell'allenatore".
L'ex PSG ha poi commentato la candidatura di Jorginho per il Pallone d'Oro: "Per me è uno di quelli che merita di vincerlo, è un giocatore intelligentissimo, è un piacere essere il suo allenatore, ha una grande visione del calcio, del gioco, questo mi piace". Tuchel ha però voluto precisare come, a suo avviso, i premi individuali nel calcio "non abbiano un grande significato".
Oltre ad aver tessuto le lodi dell'Atalanta ("ce ne siamo innamorati, sono bizzarri e folli"), il tecnico di Krumbach si è soffermato sulle ragioni che l'hanno indotto ad insistere affinché venisse acquistato Romelu Lukaku: "Mi dispiace per i tifosi dell'Inter, però come tutti cerchiamo di migliorare la nostra formazione. Ci serviva un profilo con una punta molto fisica, un punto di riferimento nella fase offensiva, un giocatore di personalità che possa sollevare la pressione dalle spalle dei più giovani che magari stanno più indietro. E ci desse la chance di giocare un calcio più rapido e non ci sono molti giocatori così".
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