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GENOA: A SAN SIRO UNA GHIOTTA OCCASIONE DA PRENDERE AL VOLO

di Radazione Genoa News 1893
per Genoanews1893.it
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Una squadra col cuore tra le rose ed un'altra immersa in travagli di ogni genere. Milan-Genoa prospetta appunto lo stridente contrasto di carattere fisico e psicologico tra le due realtà. E stavolta, ad onta di una classifica che lo vede ovviamente soccombere, il Grifone può presentarsi a San Siro con la baldanza di una salvezza conquistata con mesi di anticipo ed una classifica oltremodo lusinghiera, se rapportata ai vaticini agostani.

Alberto Gilardino proprio con la maglia del Diavolo ottenne gli allori più prestigiosi della carriera, ma non è tipo che frughi volentieri nel suo passato. Gli preme l'attualità e ci tiene enormemente a salire sempre più in alto, a prescindere dal cammino di Monza e Torino, le più vicine in graduatoria. E intanto deve decidere con la dirigenza genoana il momento più propizio per ufficializzare la continuazione di un proficuo matrimonio.

A San Siro, di fronte all'Inter, il suo Genoa rimediò applausi ed elogi oltre a patire una clamorosa beffa arbitrale. Stavolta i presupposti sono più invitanti: sulla carta non si inquadra una scalata di sesto grado superiore. Il Milan sta ansimando da diverse settimane e il pari inglorioso in casa della Juve, col corollario di una prestazione indecorosa (neppure un tiro verso la porta bianconera!), è solo servito a puntellare – ma non ad assicurare – la seconda piazza conclusiva. La piazza rossonera però è in subbuglio e ritrova i suoi beniamini dopo l'ennesimo derby perduto. Nel catino del Meazza si respirerà un'aria pesantissima, con uno sciopero del tifo annunciato dalla curva Sud e indirizzato verso i calciatori e verso la società, ancora incerta sul fronte allenatore. E, a proposito, quale stato d'animo caratterizza quel povero cristo di Pioli, già virtualmente detronizzato?

Basterebbe un golletto rossoblù nell'iniziale quarto d'ora per scatenare un putiferio, e questo dev'essere l'intendimento di Badelj e compagni, i quali, in trasferta, hanno spesso disputato dei primi tempi entusiasmanti. Certo, pur con un Diavolo così scombiccherato ci sarà da soffrire e anche da restare lungamente in trincea, ma De Winter (appena diventato di proprietà rossoblù), Vasquez e lo stesso Vogliacco sono autentici specialisti in materia.

Nelle file rossonere mancheranno il portiere Maignan e il centrocampista avanzato Lotus Ckeek, in infermeria, oltre al jolly Musah e a capitan Calabria, squalificati. In porta confermato Sportiello, miracoloso allo Juventus Stadium, mentre in difesa tornerà Tomori. Pioli appare intenzionato a riproporre l'amato 4-2-3-1 con l'innesto di Chukwueze, tra i rari rossoneri in condizione. Potrebbe toccare a lui il ruolo di rifinitore centrale. Milan a trazione anteriore e, considerando che neppure Rejnders e Adli sono efficaci in copertura, ecco che il Grifo potrebbe sfruttare, appena riconquistata palla, invitanti spazi per sviluppare veloci contropiedi. Senza contare che il Diavolo consente pure di manovrare senza un pressing asfissiante: altra opportunità per Badelj e soci.

Capitolo formazione. Gila è in bilico tra la tentazione di riproporre gli undici maramaldi contro l'incompleto Cagliari (sarebbe un premio più che legittimo) e l'esigenza tecnico-societaria di osservare attentamente qualche abituale rincalzo, ovviamente guardando al futuro. Il riferimento è Bohinen, sinora impiegato solo in qualche spezzone, e a Vitinha, che sta crescendo nel potenziale minutaggio ma non ha ancora goduto di una chance completa. Trattandosi di sfida comunque complicata, è più probabile la prima soluzione.

Pure Spence, che contro lo juventino Chiesa si esaltò, vanta qualche possibilità di rilancio a spese di Sabelli: il suo atletismo potrebbe servire per frenare le scorribande di Leao.

A livello di individualità, ci si attende qualche segno di vita da parte di Retegui, da qualche settimana giù di corda e giù di gamba, oltre ad una conferma da parte di Vogliacco (stavolta sarà ben più impegnato rispetto a lunedì scorso) e Thorsby, forse il miglior specialista del campionato nel gioco aereo. Al resto, more solito, potrebbe provvederecon qualche guizzo dei suoi,  il folletto di Scandinavia, che dovrebbe smaltire in tempo utile un lieve attacco influenzale.

                                PIERLUIGI GAMBINO


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