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SALA STAMPA - Nicola: "Non sono mai contento, ma abbiamo fatto una buona gara. Ora tre di finali"

di Gabriele Rocchi
per Tuttofrosinone.com
www.imagephotoagency.it
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Al termine di Empoli-Frosinone, il tecnico dei toscani ha parlato ai giornalisti presenti nella sala stampa del Castellani - Computer Gross Arena. Di seguito riportiamo le sue parole

Dal punto di vista sia tattico che emotivo, è uscita la partita che si aspettava?
Dipende da come uno si pensa a livello di potenzialità. Oggi abbiamo affrontato una partita dall'alto coefficente emotivo, perchè dal punto di vista tattico le squadre erano speculari. Sono estremamente orgoglioso di come è stata gestita, siamo cresciuti nel secondo tempo e questo vuol dire che fisicamente ne abbiamo. La contrazione viene meno, così come la pulizia di gioco. È anche vero che loro hanno due o tre giocatori importanti, come Soulè, che è stato ben controllato. Il gol annullato è un peccato, e anche l'occasione di Caputo era importante, seppur in fuorigioco. Lui sta tornando, crescendo di condizione, e ad oggi non stiamo male in generale. Nei 270' minuti finali avremmo degli impegni importanti, ma allo stesso tempo abbiamo la possibilità di salvarci.

Quale è stata la ragione della scelta di Fazzini? Discorso legato alle seconde palle?
Zurkowski ha un problema fisico che stiamo cercando di gestire con grande attenzione. Lui non si tira mai indietro, è un professionista, ma ha questo minutaggio e non di più. Fazzini secondo me ha una prospettiva incredibile, sta migliorando sempre di più, ma abbiamo provato anche un'alternativa che oggi non sono riuscito ad impostare oggi. Loro alzavano i due centrocampisti in ritardo, e dietro noi non abbiamo supportato con i giusti tempi subendo qualche manovra veloce. Io cerco di sfruttare tutto il minutaggio che i ragazzi hanno a disposizione

Il punto di oggi la accontenta?
Non sono mai contento, ma sono molto soddisfatto della gestione di questa partita. Era veramente difficile da un punto di vista emotivo, e questo vale anche per loro. E anche quando le partite finiscono ogni partita assume un peso specifico maggiore, ma oggi ho visto la giusta attenzione. Io credo che i ragazzi siano soddisfatti allo stesso modo, ma certo è che noi dobbiamo sempre far meglio. Non dimentichiamo la rincorsa pazzesca che stanno facendo questi ragazzi, a prescindere dalla "bellezza" della partita.

Partendo dal presupposto del grande lavoro che state facendo, in questa gara c'è qualcosa che è mancato e che può correggere per la prossima gara?
Oggi la partita è stata interpretata per quello che ci aspettavamo potesse essere il Frosinone. Nei primi venti minuti, nella fase di non possesso, potevamo essere più precisi in uscita. E poi, bisogna acquisire la consapevolezza di poter fare sempre gioco e contro qualsiasi avversario, ma per questo ci vuole tempo. 

Fase finale gestita con consapevolezza? Oltre alla consapevolezza, per il finale di stagione bisogna mettere qualità su più fronti, sia dal punto di vista mentale che dal punto di vista tattico e tecnico. Su questo aspetto, in certe partite siamo un po' meno liberi, perchè ci è successo in passato di pagare dazio rispetto a punti che sembravano acquisiti. La squadra comunque è importante che non viva di picchi, bisogna ridurli al massimo per trovare continuità. Io mi aspetto questi ultimi 270' di grande emozione, perchè non solo incontriamo squadre importanti ma perchè ce ne sono altre che lottano per il nostro traguardo. Ora mettiamo da parte il pensare come va, ma cerchiamo di far andare le cose come vorremmo. 

Parlava di squadre a specchio, forse da entrambe le parti è mancato il finalizzatore? Il risolutore non è che manca, solo che a volte non si arriva a "risolvere" ma questo è frutto di tante situazioni. Una squadra come la nostra può disporre di giocatori che diventeranno importanti o che vengono a rilanciare se stessi, non abbiamo il giocatore che da solo la risolve e per questo bisogna lavorare di squadra. In realtà nel secondo tempo abbiamo preso un po' il sopravvento perchè abbiamo modificato qualcosa passando ad un centrocampo a tre. Il loro braccetto doveva staccarsi e venire a prendere la nostra mezz'ala, ma bisogna lavorare negli ultimi 25 metri quando ci sono pochi spazi. 

La prestazione di Cambiaghi? L'ultimo aggettivo che mi verrebbe in mente per lui è la pigrizia. Alcuni giocatori stanno tirando veramente la carretta in ogni circostanza, e anche se si lavora in una certa direzione bisogna considerare tanti fattori. Oggi ad esempio abbiamo subito il primo vero caldo, e un po' anche il peso specifico della partita ha avuto la sua incidenza.


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