Menù Notizie

GRAVINA, Spalletti resta. Non mi dimetto. Giovani? Ci sono, ma la Serie A non aiuta

di Redazione FV
per Firenzeviola.it
www.imagephotoagency.it
www.imagephotoagency.it

All’indomani del disastroso Europeo che ha visto l’Italia uscire agli Ottavi di finale, battuta dalla Svizzera per 2-0, ha preso la parola in conferenza stampa il presidente della FIGC Gabriele Gravina: "Non abbiamo nulla da nascondere ma dobbiamo continuare ad avere responsabilità. Serve senso di responsabilità: ieri c'è stata una lunga chiacchierata col mister e credo sia impensabile risolvere i problemi abbandonando un progetto che è pluriennale, non si può abbandonare il progetto dopo 8-9 mesi. Nel progetto è centrale un allenatore subentrato da 9-10 gare, che non può avere a disposizione sempre tutti i calciatori. Ci deve essere una riflessione politica all'interno del mondo federale. Spalletti deve avere la nostra fiducia e ha la nostra fiducia, deve lavorare perché fra 60 giorni c'è già una nuova sfida".

L’hanno ferita le critiche?
“Le critiche feriscono, ma bisogna avere la capacità di prendere spunto e accettarle per crescere. Quelle costruttive e legittimate vanno prese in considerazione. Quelle strumentali, che chiedono le mie dimissioni, non le ascolto. Non esiste nell’ambito di una governance federale che qualcuno, dall’esterno, pretendano delle dimissioni. Per quanto mi riguarda la scadenza (del mandato n.d.r.) è prevista nel marzo 2025 e alla prima data utile andremo ad un confronto democratico. Quella è l’unica sede democratica che sceglierà la futura governance”. 

Ci sono troppi stranieri in Serie A?
"Ci sono leggi nazionali e internazionali che impediscono alcune scelte legate all'utilizzo dei giovani. È un fatto culturale: il 67% dei calciatori sono stranieri in Serie A, noi abbiamo 32-33% di selezionabili. Noi stiamo resistendo strenuamente alla possibilità di tesserare extracomunitari. Coltivare un vivaio non è un costo ma un investimento, dobbiamo essere tutti d'accordo su un progetto di valorizzazione dei giovani altrimenti non si può imporre nulla".

Nessuna delle grandi Nazionali ha mai saltato tre Mondiali di fila, c'è la consapevolezza di un appuntamento da non fallire?
"La consapevolezza di non poter mancare l'appuntamento con il prossimo Mondiale c'è. Poi dobbiamo sempre fare i conti con la realtà, nessuno di noi è in grado di garantire risultato se non attraverso l'impegno. Dal 2018 la scelta della Federazione sui vivai è sempre stata di finanziare sempre tutta l'attività di base. Dobbiamo allargare la base dei selezionabili, tra 60 giorni approcciamo la Nations League che ha grande importanza a livello di ranking. Questi sono i calciatori che abbiamo, siamo un po' più lontani rispetto agli obiettivi che ci eravamo posti ma non ci si può arrendere. Dobbiamo sensibilizzare al meglio e tirare fuori il meglio da questi ragazzi. Sappiamo che sarebbe disastro inimmaginabile non centrare la qualificazione per la terza volta di fila".


Altre notizie Fiorentina
Martedì 2 Luglio 2024