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COLLAUTO A RFV, IA nel calcio? Aiuta, ma contano le sensazioni

di Redazione FV
per Firenzeviola.it
Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Il dirigente sportivo Mattia Collauto è intervenuto a Radio FirenzeViola, durante la trasmissione di approfondimento Scanner, a cura dell'avvocato Giulio Dini, per vagliare l'unione tra calcio e Intelligenza Artificiale. "I numeri possono essere d'aiuto se usati come supporto per una valutazione completa, ma non credo siano determinanti. Vanno usati con criterio ma penso ancora che la cosa importante sia la sensazione che si ha su certi profili. Non si possono guardare solo i numeri perché le prestazioni di un giocatore dipendono da tante altre cose. Un'altra cosa fondamentale è quella di avere rapporto schietto con la società. Capire quali siano gli obiettivi: se vuole vincere, se si vuole creare plusvalenze. Queste sono linee guida fondamentali per un dirigente. Serve equilibrio, stabilità e instaurare un rapporto cordiale con la dirigenza. Noi due anni fa con il Venezia vincemmo un campionato di Serie B con calciatori italiani determinanti e con stranieri che diedero il giusto supporto, ma poi ci trovammo a dover fare i conti con un campionati tosto come la Serie A e ci siamo scontrati proprio su questi fattori: la società voleva far giocare giocatori giovani molto bravi che però non erano pronti. Ora lo sono di più, perché hanno avuto un periodo di adattamento fondamentale in questi casi". 

Il Verona rappresenta un'eccezione che conferma la regola?
"E' un eccezione sì. Stanno facendo una cosa straordinaria con giocatori che non hanno l'esperienza del campionato italiano. Però per me quando si costruisce una squadra serve un giusto mix: è difficile ottenere risultati con giocatori che non conoscono il campionato italiano"

Lei preferisce osservare i calciatori trammite video o dal vivo?
"All'inizio guardo i video poi voglio andare sempre a osservarli dal vivo. Nel video si vedono le qualità ma non le sfumature, il carattere, il contesto in cui gioca".

Come si conosce la testa di un calciatore?
"Secondo me la qualità di un direttore sportivo o di uno scout è anche quella di i capire chi ha davanti anche da una semplice chiacchierata. Io solitamente provo a parlare con i calciatori. E' chiaro che così non si possono conoscere a fondo, ma un idea te la fai". 


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Lunedì 20 Maggio 2024