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CALVARIO, RINASCITA, SPERANZA: IL NUOVO-VECCHIO CASTROVILLI È GIÀ UN RIMPIANTO PER LA FIORENTINA?

di Alessandro Di Nardo
per Firenzeviola.it
Federico De Luca 2024 @fdlcom
Federico De Luca 2024 @fdlcom

Non segnava dal 14 maggio 2023. Trecentocinquattasette giorni dopo Gaetano Castrovilli è tornato a fare quello che, nonostante tutto, gli riesce meglio. Rispetto alla rete del maggio scorso contro l'Udinese (l'ultima prima di quella di ieri), Castrovilli ha cambiato numero, fisico, persino ruolo. Il tocco è rimasto quello. 


CALVARIO - Il dolore  cambia. Per alcuni rende anche più forti; è il messaggio su cui si regge Dragon Ball, anime giapponese diffusissimo tra i calciatori di tutto il mondo. Nel capolavoro di Akira Toriyama il protagonista, Goku, muore e rinasce più volte per diventare alla fine il guerriero più potente dell'universo. Proprio Gaetano Castrovilli nelle ultime settimane ha postato più e più volte sui propri profili social le immagini del celebre cartone, facendo sua la filosofia di fondo dei Sayan. Lui che di dolore ne ha patito tanto negli ultimi mesi: dalla ricaduta patita col Sassuolo a inizio giugno, che lo aveva costretto a saltare la finale di Praga contro il West Ham, a un'estate in cui era stato messo alla porta, valigie in mano direzione Bournemounth, prima di essere rispedito a Firenze per alcuni problemi fisici evidenziati durante le visite mediche pre-firma. E poi la nuova operazione a Roma, di nuovo il crociato sotto i ferri, a un anno abbondante dal primo stop (aprile 2022). Il calciatore riapparso a Salerno due settimane fa è un ragazzo di ventisette anni con due anni di carriera cancellati dagli infortuni e un anno vissuto da quasi separato in casa. Depredato della numero dieci, anche se sono bastati una manciata di minuti per capire che Castrovilli del dieci ha ancora tutto o quasi. Perché il tocco con cui al 42' elude l'intervento del difensore avversario, uno scavino delicato con cui ruba una frazione di secondo a tutto il Bentegodi  e manda "a diacere" Centonze" prima di scaricare in porta il momentaneo 1-1 con un mancino sul primo palo è una giocata che può provenire solo dai piedi più sensibili. 

RINASCITA - Sensibilità dicevamo. Dei piedi (anche senza ginocchia il destro di Castrovilli rimarrebbe probabilmente, per qualità, il migliore nell'attuale rosa di Italiano) ma non solo. Perché chi lo conosce bene descrive il ventisettenne di Canosa di Puglia come un ragazzo dall'anima delicata, alle volte introverso: uno come lui, nella situazione che ha vissuto lui negli ultimi due anni, soffre di più. Ha avuto comunque la forza di rialzarsi per la seconda volta, grazie anche a chi gli è stato intorno. Lo ha detto subito dopo la partita di ieri: "La rete la dedico a mio figlio, per me è stata come una rinascita". Ed è stata forse proprio la nascita di Brando, venuto al mondo lo scorso febbraio, e la vicinanza della moglie Rachele Risaliti, la molla in più per rientrare in gioco.

NUOVO RUOLO - La prestazione di ieri (una rete, un palo e un altro paio di spunti da "vecchio Castrovilli") non dissipano le nubi sul futuro di un calciatore che, in scadenza a giugno prossimo, sembra comunque destinato a salutare Firenze dopo cinque anni. Non bastano le parole di stima di Vincenzo Italiano, che ieri ne ha elogiato l'impegno e l'abnegazione anche in un ruolo propriamente non suo. Perché il Castrovilli visto a Verona è un centrocampista d'alta qualità proiettato però sulla sinistra, una sorta di prototipo di quel Riccardo Saponara ammirato fino all'anno scorso in viola, a dimostrazione che gli esterni possono far correre il pensiero e non solo le gambe. La "nuova vita" di Castrovilli inizia dal Bentegodi e con un nuovo ruolo, che potrebbe aprire ulteriori possibilità di mercato e, di conseguenza, rimpianti per i viola. Per i tanti amanti dell'ex numero dieci rimasti a Firenze c'è però ancora una flebile speranza: fino al 30 giugno Castrovilli è un giocatore della Fiorentina e quindi, se entro questa data (come è auspicabile) sarà annunciato il nuovo allenatore e se questi esprimerà la volontà di puntare forte sul classe '97, allora potrebbe non essere troppo tardi per intavolare una trattativa di rinnovo impantanata ormai da più di due anni.


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