Euro 2024: Svizzera-Germania 1-1
SVIZZERA-GERMANIA 1-1
(28' Ndoye (S), 92' Füllkrug (G))
SVIZZERA (3-4-2-1): Sommer; Schar, Akanji, Rodriguez; Widmer, Freuler, Xhaka, Ndoye (65’ Amdouni); Rieder (65’ Vargas), Aebischer; Embolo (65’ Duah). CT: Yakin.
GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Rudiger, Tah (61’ Schlotterbeck), Mittelstadt (61’ Raum); Andrich (65’ Beier), Kroos; Musiala (76’ Fullkrug), Gundogan, Wirtz (76’ Sané); Havertz. CT: Nagelsmann.
Una Germania meno brillante rispetto alle prime due uscite dell’Europeo acciuffa il pareggio in extremis contro la Svizzera, regalandosi il primo posto nel girone, proprio ai danni degli elvetici. Gli uomini di Yakin hanno disputato un’ottima partita, confermando le buone impressioni date nei primi match e candidandosi come un’outsider di tutto rispetto agli ottavi di finale.
La Svizzera, guidata da Yakin, scende in campo con il consueto 3-4-2-1, mantenendo la stessa difesa e centrocampo delle prime due partite del torneo. Tuttavia, ci sono novità in attacco con Rieder ed Embolo che fanno il loro debutto dal primo minuto di questo Europeo.
Dall'altra parte, Nagelsmann, nonostante la qualificazione già assicurata nel secondo turno, non cede alla tentazione del turnover. L'obiettivo del tecnico tedesco è consolidare il primo posto nel girone, affidandosi nuovamente alla formazione titolare già vista contro Scozia e Ungheria. Kroos è in cabina di regia a centrocampo, mentre Musiala, Gundogan e Wirtz sostengono il falso nueve Havertz.
Al 17’ la Mannschaft sbloccherebbe il match su un tiro dalla lunga distanza di Andrich all’apparenza completamente innocuo, ma che si trasforma in gol a causa di una papera di Sommer. Il portiere interista viene salvato però dall’intervento del VAR, che richiama giustamente Orsato al monitor e permette l’annullamento della rete per fallo di Musiala su Aebischer.
La Svizzera risponde con una strategia intelligente, puntando sulla velocità di Ndoye ed Embolo. Al 29’, gli elvetici trovano il vantaggio grazie a una splendida deviazione volante proprio di Ndoye, ben servito da un cross dalla sinistra di Freuler. L’esterno del Bologna, in grande forma, sfiora il raddoppio appena tre minuti dopo con un potente destro dalla distanza che finisce di poco a lato della porta difesa da Neuer.
Il primo tempo si conclude così, con la Svizzera in vantaggio, virtualmente capolista del girone A e un Nagelsmann piuttosto contrariato per la prestazione dei suoi.
Al rientro dagli spogliatoi ci prova subito la Germania due volte nella stessa azione: prima Musiala trova la respinta di Sommer, poi Gundogan calcia malamente con il sinistro sprecando da ottima posizione.
Arriva il momento di attingere forze fresche dalle panchine e Nagelsmann decide di aumentare l’artiglieria offensiva inserendo Beier al posto di Andrich, abbassando Gundogan in mediana. Yakin, invece, non si consegna all’avversario e mantiene il proprio assetto tattico inserendo un trequartista e due punte: Vargas, Amdouni e Duah.
Al 70’ occasionissima per i tedeschi con Kimmich liberato all’interno dell’area piccola da Wirtz, ma il tentativo del bavarese viene respinto da un ottimo intervento di Akanji. Nel corso dell’azione la Germania si lamenta con Orsato per una trattenuta su Beier, ma il fischietto italiano decide di non intervenire.
A cinque dal 90’, la Svizzera troverebbe anche il gol del raddoppio, con un bel sinistro di Vargas, ma Orsato è costretto ad annullare per il fuorigioco dell’esterno che milita in Bundesliga e con la maglia dell’Augsburg aveva già colpito in questo stadio in campionato.
La partita sembra avviarsi verso la conclusione con la vittoria degli uomini di Yakin, ma come spesso accade ci pensa Füllkrug: l’attaccante del Borussia Dortmund svetta di testa sul cross dalla sinistra di Raum e insacca il gol del pareggio alle spalle di Sommer.
Negli ultimi due minuti di recupero non succede più nulla e il match si conclude con il pareggio finale che premia la Germania di Nagelsmann, che acciuffa in extremis il primo posto nel girone A. Per la Svizzera qualificazione dolce-amara visto l’andamento del match odierno, che avrebbe potuto garantire un sorteggio agli ottavi di finale più morbido.